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Trasformare una negligenza in un'occasione: Quel giorno che i libri volarono via

Da Maestrarosalba
Succede anche nella vostra classe che i bambini dimentichino quaderni e libri?
L'altro giorno l'ennesima dimenticanza è stata occasione per inventare un racconto di tipo fantastico. Una mia battuta sul fatto che forse i libri hanno i piedi e scappano volontariamente degli zaini nottetempo, è stato il là per quest'attività, che non solo ci ha permesso di lavorare sul testo fantastico e di portare la fantasia alla sua espressione più creativa, con il racconto, ma ci ha anche consentito di rendere proficua una situazione che spesso tende all'incandescenza. Perché a dire il vero e tanti colleghi converranno con me, quello della dimenticanza dei materiali è una vera piaga scolastica. Allora se non volete arrabbiarvi fate appello all'intelligenza emotiva e trasformate una dimenticanza, una negligenza in un'occasione. Almeno guadagnerete dei bei testi e ci si farà tutti una risata.
In un successivo post tutta la raccolta dei testi inventati dai bambini. Per ora il mio
Racconto: Quel giorno che i libri volarono via
La mattina appena giunti in classe, nella scuola dei Bambinismemorati, i libri ascoltavano corrucciati le scuse che gli alunni inventavano per giustificare la dimenticanza di uno di loro dallo zaino.  Anno dopo anno di storie ne avevano sentite un bel po': dalle più ingenue, alle più esilaranti fino a quelle più incredibili. Chi lo aveva dimenticato sotto il cuscino perché ci aveva studiato fino a notte tarda, chi invece lo aveva messo nello zaino e poi all'arrivo a scuola non lo aveva più trovato, chi  addirittura diceva che a smarrirlo era stata la mamma che lo aveva messo chissà dove mentre riordinava la cameretta. Alla fine i libri non ne potevano più di tutte queste scuse, ma soprattutto detestavano di venir dimenticati così tristemente a casa, odiavano passare la mattina soli mentre gli altri erano tutti a scuola. Se almeno i bambini li avessero lasciati tutti a casa avrebbero potuto organizzare qualcosa fra di loro, invece no, ne restava uno,  in compagnia al massimo di un solitario quaderno.
Trasformare una negligenza in un'occasione: Quel giorno che i libri volarono via Un giorno più triste di un altro, quando si sparse la notizia che il libro di geografia era stato definitivamente smarrito, i libri presero una decisione: abbandonare i loro proprietari  e trasferirsi altrove, nella scuola dei Bambinichericordano. Sarebbe stato un viaggio molto lungo ma valeva la pena tentare l'impresa. Così la sera tardi, mentre i bambini dormivano, volarono via dalle finestre e a pagine spiegate fecero migliaia di chilometri. Finalmente dopo una notte intera di volo arrivarono al paese. Un paese tutto colorato, rampicato in cima a una collina, pieno di balconi fioriti che al massimo avrà avuto mille abitanti. Si fecero indicare la scuola e chiesero gentilmente di essere accolti, per tutti rispose un ragazzetto tutto rosso di capelli con tante lentiggini su naso e guance: -Come vi siete permessi di arrivare fin qui? Non sapete che noi siamo i bambini che ricordano tutto? Non c'è spazio per voi, tornate indietro, non abbiamo bisogno di nulla, qui ogni bambino si ricorda sempre di portare tutti i libri a scuola!- Il libri si guardarono l'un l'altro e il più piccolo di loro, il libretto delle assenze, che veniva dimenticato più spesso degli altri, sussurrò: "Ammazza oh, che antipatico, mi sa che è meglio che voliamo verso casa,  i nostri proprietari erano smemorati ma almeno erano gentili!" Così fecero. I libri si rimisero in viaggio mestamente per tornare alla vita di sempre, la missione era fallita.  Ma le sorprese purtroppo non erano finite, giunti nuovamente al paese d'origine, stanchi e delusi, si fermarono a riposare davanti all'edicola e lì un cartello a caratteri cubitali attirò la loro attenzione: Spariti misteriosamente tutti i libri scolastici, si cercano i colpevoli tra gli alunni della scuola Primaria.
I libri a quel punto avrebbero voluto sparire davvero, ma dalla vergogna, rendendosi conto in che guaio avevano messo i loro proprietari.
Mortificati andarono alla segreteria della scuola e spiegarono l'accaduto al Direttore che fece sospendere immediatamente le indagini, poi convocò tutti i bambini, sgridò i libri per come si erano comportati e fece promettere agli alunni che mai più li avrebbero dimenticati a casa. Da quel giorno vissero tutti felici e contenti, pardon felici e letti!
(08/10/12 Rosalba Cocco - Tutti i diritti riservati)
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