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E allora ecco che il cambio del cast, la durata estrema, le promesse di un capitolo controcorrente e rivoluzionario si schiantano addosso a un muro sordo, pesantissimo e perfetto a trattenere col suo filtro tutto ciò che avrebbe potuto avere un senso. Perché si, è vero, qualcuno potrebbe dire che aspettarsi qualcosa che va oltre il divertimento è fuori luogo in questi casi, qualcun'altro che l'umorismo e la spettacolarità bastano a soddisfare lo spettatore, ma "Trasformers 4: L'Era Dell'Estinzione" - con grande coraggio, se vogliamo - fallisce sotto ogni punto di vista, lisciando nettamente, uno per uno, quelli che potevano (e dovevano) essere i suoi intenti.Trama inesistente, personaggi abbozzati, battute pessime, elementi che messi insieme danno luogo ad una pellicola fastidiosa e vuota, incapace di suscitare quel minimo di sensazione piacevole che dovrebbe stimolare il procedere della visione. Persino la spettacolarità non gode più della stessa freschezza, Michael Bay infatti, oltre a freezarla per circa metà della narrazione, sembra aver esaurito le carte degli incredibili disastri e ripropone sequenze già viste, modificandone location, gravità e punto di vista.
Potremmo azzardare, guardando la struttura della trama, che la volontà dello sceneggiatore
Ehren Kruger fosse quella di dare a Bay una storia che facesse il verso al "The Avengers" di Joss Whedon, con un finale analogo dove lo sfogo di esplosioni e combattimenti epici prendesse il largo spalancando le porte a scontri tra autobot potenziati dall'alleanza di maestosi robot-drago-sauri. Ma se le basi per un operazione del genere potevano esistere e funzionare benino, a fallirne il compimento è l'esecuzione svogliata di Bay, paradossalmente molto più interessato alla giusta inquadratura che possa sfruttare l'effetto di luce/controluce che al senso pratico del suo lavoro.
Tra panoramiche al tramonto e il susseguirsi di lens flare, "Transformers 4: L'Era Dell'Estinzione", pur non volendo, firma la sua condanna a morte. E che sia involontaria lo si capisce ovviamente dal un finale apertissimo e un successo d'incasso che non tarderà ad arrivare. Il vero dubbio adesso è capire se quello che riteniamo essere l'ammutinamento del Bay, in realtà, ci sia stato davvero o è solo un impressione; se sarà ancora lui a portare avanti questo franchise, oppure se quel neonato adesso, per ritornare a sorridere, avrà bisogno di un giocattolo(ne) nuovo di zecca.
Trailer:
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