LOS ANGELES – Sangue nuovo per ringiovanire. L’ultimo elisir di giovinezza potrebbe proprio essere questo: trasfusioni che permettono di far ringiovanire le cellule di chi le riceve, contrastando anche malattie degenerative come il morbo di Alzheimer e patologie cardiache. Lo studio al momento è stato solo testato sui topi, ma ha dato dei buoni risultati. Anche se c’è un rischio, avverte, intervistata dal New York Times, Irina M. Conboy, professoressa di bioingegneria all’Università della California di Berkeley: che in questo modo si acceleri la crescita e la diffusione di tumori, più rapida nei corpi giovani.
Quel che però è certo è che iniettare nei topi adulti sangue di topi giovani frena l’avanzata dell’età, facendo ringiovanire muscoli, cartilagini, pelle e cervello, e rendendo i topi anziani più intelligenti e agili. Il merito è di una proteina contenuta nel sangue giovane, chiamata GDF11. Questa proteina, che nei topi anziani scarseggia, è in grado di far ringiovanire il cuore e, in generale, tutti i muscoli, migliorando la resistenza fisica dei topi adulti.
Non solo: la stessa proteina è in grado, seppure in misura minore, di migliorare le facoltà intellettive e la memoria, con effetti benefici sul cervello.
Secondo l’Istituto nazionale americano per l’invecchiamento che ha finanziato le ricerche è ancora presto per promuovere le trasfusioni di sangue giovane nelle persone anziane, ma questa scoperta indica che vanno fatte delle nuove ricerche per creare un farmaco che possa riprodurne l’effetto.