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quando Koji esce di prigione, ad accoglierlo c'è Yuko, la moglie dell'uomo che lui ha aggredito menomandolo. basterebbe già questa premessa a far capire che ci si sta addentrando in una vicenda torbida. Koji conosce da tempo Yuko e Ippei; per Ippei ha lavorato ai tempi dell'università e di Yuko è innamorato. Ippei, uomo elegante e raffinato che pare riuscire in tutto ciò che fa, intreccia relazioni clandestine e mantiene addirittura un'amante, e tutto per strappare una reazione a Yuko, che invece si comporta come se non succedesse nulla di insolito. è proprio Koji a risolvere la cosa, aggredendo Ippei quando, insieme a Yuko, lo sorprende nel letto dell'amante. Ippei perde favella e gran parte dell'intelletto, oltre a rimanere zoppo, e questo fa sì che la fino ad allora timida Yuko prenda le redini della sua e della propria vita. quando Koji la rivede, è una donna d'affari che accudisce il marito come un bambino piccolo. Koji continua ad amarla e ci sono segni che anche lei lo ricambi, eppure la loro relazione non diventa mai palese e concreta perchè il senso di colpa per le condizioni di Ippei la sovrasta e la condiziona. sarà proprio per trovare sollievo a quel senso di colpa che entrambi decideranno di esaudire il desiderio di Ippei. ancora un romanzo breve, che però è intrigante e a tratti quasi morboso, tanto da lasciare il segno. Mishima riesce a dipanare molto bene la rete delle motivazioni che muovono i protagonisti e a rendere quasi tangibili le loro passioni.