Recensione
- Etichetta: Autoprodotto
- Anno: 2014
Il genere noise/post grunge italiano può esultare per questa fresca e giovane scoperta.
Tratta Degli Schiavi, gruppo proveniente da Grosseto, si affaccia per la prima volta sulle piattaforme musicali e social network con questo Ep dal titolo Sapiens, Ep composto da sei tracce, dai testi crudi e ricchi di metafore, con un suono chiassoso ed a volte anche sporco, ma che non disturba mai nell’ascolto, anzi è proprio questo l’elemento a fornire un ulteriore collegamento tra chi canta e chi ascolta.
La traccia d’apertura Madre? e la quella di chiusura Cimiteri in Medio Oriente, ricordano musicalmente i Verdena, all’inizio, ma con un graffio vocale più potente e un basso predominante che ci accompagna qui come in buona parte dell’Ep.
Passando tra le canzoni come fossero strade provinciali, troviamo come seconda destinazione 1986, traccia che ci indirizza poi verso Sapiens: nella prima ci imbattiamo in un suono caldo alla Timoria, dove il mix perfetto tra testo e sonorità dai toni bassi ma forti non ci fa perdere in ricordi e accostamenti semplici, lasciandoci poi strada libera con l’episodio successivo.
Un accenno in più lo meritano L’indifferente e Contratto, brani che abbassano il volume degli amplificatori e danno un po’ più di vita sia alla potenza della voce che all’impatto dei testi, come se per questi due aspetti lo spirito di Giovanni Lindo Ferretti si aggirasse per la sala di registrazione e si impadronisse delle corde vocali e delle mani del gruppo.
Con questo Ep dalla registrazione ruvida, Tratta Degli Schiavi mette a dura prova anche gli ascoltatori più innocui, ma ne vale non solo la pena ma molto, molto di più.
Line up:
Lorenzo Cantini – Chitarra, Voce
Lorenzo La Delia – Chitarra Solista
Davide Sorresina – Batteria
Filippo Toninelli – Basso
Tracce:
1- Madre?
2- 1986
3- L’indifferente
4- Sapiens
5- Contratto
6- Cimiteri in Medio Oriente
TRATTA DEGLI SCHIAVI – Facebook