Trattamento ormonale più breve per i pazienti con cancro alla prostata

Creato il 11 marzo 2013 da Laprostata @espriweb

Il trattamento ormonale per i pazienti con cancro alla prostata può durare di meno. Alcuni ricercatori hanno scoperto che la riduzione del periodo di trattamento non compromette la sopravvivenza dei malati. Uno studio è stato condotto su 630 pazienti seguiti per circa 77 mesi. Alla fine di questo periodo, i pazienti sottoposti a terapia ormonale per 18 mesi presentavano lo stesso tasso di sopravvivenza dei pazienti trattati per 36 mesi. Tra ottobre 2000 e gennaio 2008, il 77% dei 310 pazienti sottoposti alla terapia standard erano ancora in vita, così come il 76% dei 320 pazienti trattati per 18 mesi. Inoltre, quelli seguiti per 10 anni, presentavano un tasso di sopravvivenza dell’87% in entrambi i gruppi. Una minore durata della terapia comporterebbe una riduzione dei costi e degli effetti collaterali. Bloccando la produzione di testosterone, l’ormone della terapia imita gli effetti prodotti dalla castrazione, come la perdita della libido, l’impotenza, la stanchezza, la depressione ed un calo generale della vitalità. Questa scoperta potrebbe modificare in modo rilevante il protocollo seguito per curare i pazienti con cancro alla prostata. Questa teoria, però, non può essere applicata per trattare gli uomini il cui tumore si è esteso anche ad altre zone del corpo. Questi, infatti, oltre a prolungare la terapia ormonale, devono anche essere sottoposti ad altri trattamenti per il resto della loro vita.


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