Buongiorno e buon inizio di settimana! Com'è andato il week-end? Il nostro è stato particolarmente piacevole tra cene con amiche, concerti sempre emozionanti, danze fino all'alba e il giusto relax... Iniziamo questa settimana con un esperimento stupidino (con il quale si dimostra la totale assenza di serietà e amor proprio ma vabbè ormai scrivere qui è come scrivere a dei cari amici quindi se ancora avete dubbi ecco con chi avete a che fare ;) e una sorta di diario con qualche consiglio milanese! Ho come la sensazione che questi tips milanesi saranno i primi di una lunga serie....
Lo scorso week-end, complice un periodo per niente rilassato avevo decisamente bisogno di un po' di leggerezza e di perdermi per le vie di una città a me ancora poco conosciuta come Milano. Certo, anticipare la visita di qualche giorno in piena settimana della moda sarebbe stato l'ideale ma quando la sfiga si mette contro... :). Così, valigia sempre troppo pesante per un solo week-end in spalla (invidia profonda per chi riesce a viaggiare leggero!) si parte. Milano nella mia mente è prevalentemente una città d'interni e vien da sé che la prima foto sia quella di un cortile. Piccola premessa: la fastidiosa pioggerellina (che poi è diventata pioggia incessante) non ha aiutato molto l'impresa fotografica... un motivo in più per tornare, magari in piena primavera ;)!
In agenda (sempre troppo piena per poco più di due giorni!) c'erano parecchi indirizzi e cose da vedere come la mostra fotografica "Bidermanas IZIS - Il poeta della fotografia" allo Spazio Oberdan ( che con parecchio rammarico avevo perso al Museo Alinari, della serie la speranza è l'ultima a morire). Avevo bellissimi/bruttissimi ricordi dello spazio Oberdan legati alla mostra di Doisneau lo scorso marzo (di cui avevo parlato in questo post). Bellissimi per le foto, bruttissimi per l'ora e più di fila sotto la pioggia e la ressa una volta dentro. Questa di volta ero l'unica visitatrice e mi sono goduta a pieno gli scatti di Izis nei quali Parigi è il soggetto principale e sono rimasta particolarmente colpita dalla serie insieme a Marc Chagall, nel dietro le quinte del suo lavoro per l'Opéra Garnier. Consigliatissima!
Uscita dalla mostra, ancora sognante, mi sono fatta guidare dai cuori...
e scambiato due chiacchiere con questo signore che si riparava dalla pioggia nel suo baracchino dove una frase recita "voi che chiedete sappiate ascoltare". Come dargli torto.
In direzione
.... mi sono fermata davanti a questo negozio dove qualcuno si osservava curioso allo specchio....
..... fino a ritrovare la giusta via passando davanti a questo bel palazzo.
Altro giorno, altre due mostre in agenda! Warhol e Kandinsky a Palazzo Reale. L'allestimento e l'audio guida permettono una visita davvero piacevole durante la quale si viene accompagnati nelle vite/vicende/lavori dei due artisti. Warhol mi ha come sempre incuriosito e mi ha fatto venire una gran voglia di leggere di più su di lui (ed è per questo che mi sono portata a casa il catalogo della mostra!) e Kandinsky di cui ricordavo davvero poco (i quadri esposti provengono dalla collezione del Centre Pompidou e la mia visita parigina risale a tanto, troppo tempo fa!) mi ha accolto in un mondo di colori primi e rigide geometrie per poi lasciarmi in un turbinio di colori tenui e forme morbide immediatamente interrotto dal grigiore della pioggia ormai incessante all'uscita che mi ha costretto a riparami dentro qualche negozio (bella come scusa eh??).
Per concludere la giornata, un delizioso hamburger da Ham Holy Burger dove ci siamo convinte di avere qualche problema con i tablet con i quali si deve ordinare... penso che mio nonno avrebbe avuto meno difficoltà ma tant'è....!!
Altra giornata, altra mostra in agenda (che poi sono diventate casualmente due!). Da qualche tempo ormai vedevo foto di una nuova Milano, una Milano di vetro e con nuove forme che toccano il cielo e la curiosità era tanta. Una volta usciti dalla stazione Porta Garibaldi se ne ha subito un assaggio con la nuova piazza Gae Aulenti dove abbiamo approfittato per scattare qualche foto nonostante il vento che soffiava a mille km l'ora (presto su questi schermi!!).
Dopo qualche tentennamento "andiamo? non andiamo? ne varrà la pena?" ci siamo messe in cammino direzione Fabbrica del Vapore per la mostra Van Gogh Alive di cui abbiamo parlato venerdì e fortuna che siamo andate!
Ultima tappa di questa prima parte di diario, 10 Corso Como. Dopo aver sospirato davanti a qualche scarpa di MMM, alle creazioni di Benedetta Bruzziches, essersi appuntati una lista troppo lunga di libri da voler comprare e farsi un numero imbarazzante di foto altrettanto imbarazzanti sedute su una Ball chair di Eero Arnio, ci siamo godute un'altra super interessante mostra fotografica e poi ancora qualche altra foto sul tetto-giardino!
Presto la seconda parte del diario milanese con qualche altra tips ;)!
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