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Travolti dal destino... la signora Ciccone e il figlio di Giannini

Creato il 28 dicembre 2011 da Odette
Travolti dal destino... la signora Ciccone e il figlio di GianniniOggi la mia voglia di studiare è sotto zero, si sa come sono le vacanze di Natale no? E anche se oggi non è proprio festa, mi prendo un giorno per scrivere qualcosa sugli ultimi film visti.
Diversi anni fa alla tv diedero un film che non seguivo, ma di cui mi ritrovai a vedere qualche scena. Dal quel poco che vidi mi sembrò di capire che delle coppie di ricconi stavano facendo una vacanza su una grande barca e la moglie snob di uno di questi faceva le torture a un povero marinaio. Mi sembrava di riconoscere in questa sicuramente bellissima donna la famosa Madonna, ma a quel tempo la sapevo solo cantante! Pochi mesi fa seppi dell'esistenza di un film di molti anni fa di Lina Wertmuller con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, dal titolo Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto. Finalmente ricordo bene il titolo! Mi è costato parecchio. Per diversi motivi non l'ho ancora visto, ma cercando su internet, tornando al presente, ho scoperto che nel 2002 il marito di Madonna, Guy Ritchie, ha girato un film dal nome Travolti dal destino con protagonisti la moglie, Madonna, e il figlio di Giannini, Adriano. Che sorpresa scoprire che era davvero Madonna quella che avevo visto anni fa! Ammetto che avrei dovuto vedere per primo il film della Wertmuller che ha ispirato il remake secondo me identico di Ritchie, ma non ho resistito, colpevole la curiosità nel vedere Madonna recitare. Devo dire che mi è piaciuto, ma il mio complimento va al soggetto che altro non è se non opera delle fatiche della cara Lina. La storia è davvero simpatica e paradossale. E' ironico vedere come il campo di forza cede il suo punto più forte a quel marinaio italiano che fino a poche ore prima era stato ripetutamente schernito e umiliato dall'arroganza e dalla prepotenza di una signora borghese americana che basava la sua superiorità unicamente sull'essere moglie di un ricco imprenditore farmaceutico, quando lei altro non sapeva fare se non muovere i muscoli delle sue gambettine scheletriche sulla bicicletta da ginnastica.
L'odio tra i due dura fino a oltre la metà del film, non si tratta della classica storia dove da subito entra in gioco l'amore. Qui ho avuto fino alla fine il dubbio che non si trattasse di una vera storia d'amore, ed'è allucinante vedere come si cambia sotto la pressa di situazioni che possono cambiare radicalmente il nostro modo di essere trasformandoci da tigri spietate ad agnellini senza difesa. Qui la cara Madonna, o il suo personaggio, perde la dignità e anche se il marinaio italiano troppo ignorante esagera un po', alla fine lei si fa amare. Manca un po' di psicologia che a me tanto piace, la quale avrebbe dovuto spiegarci meglio i meccanismi che hanno portato all'amore, ma siccome il pubblico è ormai troppo colto sa, anche se non ci è stato fatto vedere, come si cambia se ti perdi su un'isola deserta. Però devo ammettere che in certi punti mi è sembrato di essermi persa un passaggio, perchè da un momento all'altro Madonna passa dall'odio all'amore, devo riconoscerlo. La fine poi, mi ha lasciata perplessa. Diciamo che hanno voluto concludere in maniera alternativa, ma la colpa del tutto la ricollego alla non eccellente interpretazione di Madonna che anche trasformata in docile agnello non mi ha convinta del tutto della sua acquistata e sudata umiltà. Sicuramente le riesce meglio la parte di star della situazione sulla barca dei ricconi. Magari devo vederla in un altro film per farmi convincere che è meglio da attrice che da cantante.. per adesso rimango con la mia opinione, cioè che non mi piace come persona.
VOTO 6

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