È possibile che i fantasmi del titolo siano quelli esorcizzati dall’intenzione di riproporre pedissequamente una forma espressiva che ha riscosso successo e apprezzamenti, col rischio, però, di scadere a volte nella monotonia. Personalmente, l’amore per i Tre Allegri Ragazzi Morti non è mai fiorito davvero, ma sarebbe del tutto ingiusto e deontologicamente nefasto non riconoscere quanto, giunti al settimo disco, Toffolo e compagni siano riusciti a costruire un immaginario, sonoro e visivo, solido come pochi altri. Con Nel Giardino Dei Fantasmi scompare (tranne che ne “Il Nuovo Ordine”) anche l’infatuazione dub delle ultime sortite, che però si riverbera nelle aperture melodiche ska che, a loro volta, si rifanno al leit motiv del disco tutto: la ricerca della melodia capace di azzannare cuore e stomaco, con la fantasia compositiva a spasso in territori più “da canzone” del solito. A seconda dei gusti, ci sarà chi apprezzerà maggiormente la malinconia di “Di Che Cosa Parla Veramente Una Canzone”, la potenza pop di “Come Mi Guardi Tu” o la carica “post/adolescenziale” de “I Cacciatori”. Grottesco, staffilate di umorismo nero ed esistenzialismo spicciolo vanno spesso a braccetto, per fortuna esenti da sfoggio di spocchia da ambasciatori dello stile di vita “indie”. Per certi versi sorprendente.
Tracklist
01. Come Mi Guardi Tu
02. I Cacciatori
03. Bugiardo
04. La Mia Vita Senza Te
05. Alle Anime Perse
06. La Fine Del Giorno (Canto n° 3)
07. La Via Di Casa
08. Bene Che Sia
09. E Poi Si Canta
10. Il Nuovo Ordine
11. Di Che Cosa Parla Veramente Una Canzone?