Magazine Cucina

Tre Cristi a Siena, la mia seconda volta

Da Stefaniapianigiani @enogastrogarden
i TRE CRISTI del RISTORANTE, zuppa di bavette cozze patate fior di zucca la cantina cruditè di mare motto del locale panzanella di mare interno ristorante ecce homo TRE CRISTI la sala grande

L’altra volta che ero stata a cena ai TRE CRISTI, era pieno inverno, si respirava la magia del Natale, questa volta invece in piena estate, si respirava aria di Palio, ma la cosa fondamentale è che è stato tutto di nuovo emozionante…

Dovevamo essere quattro amiche al bar, ops, ristorante, ma per colpa di un ventilatore di ultima generazione, ci siamo trovate in tre alla serata “Bella Epoque”. Ho parlato di serata? Si! Ebbene, toglietevi dalla testa che i TRE CRISTI, è un posto snob o altolocato, non c’è descrizione più sbagliata! Quì si può venire per stare in dolce compagnia, per mangiare bene tra amici, oppure sparire nella stanza segreta, cenando e bevendo, senza che nessuno si accorga della vostra presenza, saranno solo Emanuele Orsini e Alessandro Baccheschi a coccolarvi con pietanze e vini.

Tre Cristi è sinonimo di pesce, un pesce che non viene reinterpretato chissà come, ma viene valorizzato nella sua semplicità, accentuandone le doti, con pochi e semplici compagni di viaggio che provengono da orti a Km zero. In cucina troviamo Lida, chef che ha imparato tante cose da Antonio, il  leggendario locale di Castelnuovo Berardenga, innovativo ai tempi d’oro…

Vagando per mare verrebbe da dire, e così l’inizio è con una delicata panzanella di mare, che però riesce a far sentire lo stesso la Toscana, le cruditè di mare, ovvero tartare, carpaccio e gambero, si esprimono con verve, monopolizzando il palato al sapore e alla freschezza. Orto, campagna e mare vengono esalate nella zuppa di patate e porri, con bavette, cozze e fiori di zucca, un insieme colorato e deciso, degno corredo del gusto.

Il filetto di branzino, arrostito in tegame con carciofi, risulta morbidissimo, ed è arricchito da vongole e da una leggera velatura di zafferano. Si termina con una piccola crème brule, dolce e profumata.

E la carta dei vini? Più che carta, il mio consiglio è quello di farvi portare  direttamente nella cantina da Alessandro, e se avete fortuna, da suo fratello Riccardo Baccheschi. La cantina, un vero gioiello, ricavato naturalmente dalle grotte poste sotto Siena, dove riposano vini nazionali e francesi. La mia degustazione è cominciata con Doquet Jeanmaire Carte Or Blanc de Blancs, passado per un magnifico Sancerre Domaine Girault Le Ghene du Roy 2008, per terminare con un Gewurtztraminer alsaziano del 2010 de la Cave de Hunawihr Reserve.

Quando salite dalla cantina, osservate l’opera  Ecce Homo…vi stupirà per quanto è veritiera e allo stesso tempo un capolavoro di ingegno. Magari potete discutere della cosa sedendovi ai tavolini all’aperto, sorseggiando un ottimo distillato come gran finale di serata…

Enoteca Ristorante TRE CRISTI

Vicolo di Provenzano, 1/7
 Siena
Tel. +39 0577 280608
Fax. +39 0577 280608

Chiuso la domenica

[email protected]


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :