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Tre giorni a Istanbul: istruzioni per l’uso e itinerario

Creato il 20 febbraio 2015 da Marika L

Tre giorni a Istanbul rappresentano il tempo minimo necessario per entrare in contatto con questa meravigliosa città.
Vi ho già raccontato le mie sensazioni quindi è arrivato il momento di passare alla parte pratica, ecco le istruzioni per l’uso!
Ho raccolto tutte le informazioni che potrebbero essere utili a chi sta programmando il proprio viaggio, ma se avete qualche altro dubbio non esitate a contattarmi.

Pronti? Haydi gidelim (andiamo)!

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MEZZI DI TRASPORTO

Io ho volato con Turkish Airlines e devo fare i complimenti a questa ottima compagnia. Il biglietto aereo mi è costato 100 euro andata e ritorno.
I mezzi pubblici a Istanbul funzionano perfettamente. Vi consiglio di fare la Istanbulkart, una comodissima tessera ricaricabile valida per tutti i trasporti: autobus, metro, traghetto e tram. Quest’ultimo segue una traiettoria che collega quasi tutti i punti più importanti della città.
Per raggiungere il centro dall’aeroporto di Ataturk (non ho informazioni sull’aeroporto di Sabiha Gokcen, più distante) noi abbiamo sfruttato il servizio shuttle dell’hotel, ma so che la metro è un’ottima alternativa e parte proprio dal terminal.

ALLOGGIO

Noi abbiamo alloggiato presso l’Hotel Tashkonak a Sultanahmet, ovvero il centro storico, in modo da raggiungere a piedi i monumenti più importanti. E’ un hotel semplice e pulito, situato a pochi passi da tutto e dotato di wifi. La colazione è al 90% salata quindi se non potete fare a meno di cornetto e cupcake tenetelo presente, anche se mettono a disposizione una grande quantità di panini e marmellate.
Molte persone consigliano di preferire la zona di Beyoğlu, ma se non vi interessa la vita notturna (noi tornavamo distrutti ogni sera) è inutile soggiornare qui.

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Cisterna Basilica

ITINERARIO

Avendo poco tempo a disposizione è fondamentale ottimizzare i tempi programmando un itinerario di base.
Vi spiego come ho suddiviso i nostri tre giorni a Istanbul, precisando che abbiamo visitato tutto ciò che ci interessava. Non scenderò nei dettagli per ogni attrazione perchè in questo post preferisco dare una linea guida ed essere il più chiara possibile.

  • GIORNO UNO: siamo arrivati nel pomeriggio e ci siamo subito dati appuntamento con un’amica che vive lì e che ci ha portati a vedere prima il Bazar Egiziano, ovvero il bazar delle spezie, e poi la zona nuova di Istanbul: Beyoğlu, appunto. Fortunatamente siamo partiti da Sultanahmet e abbiamo percorso tutta la strada a piedi, godendo della meravigliosa atmosfera serale dei ponti. A Beyoğlu c’è la Torre di Galata, Istiklal Caddesi (una delle strade più famose di Istanbul) e Piazza Taksim. Consiglio di cenare in un ristorantino che si chiama Tavanarasi, al sesto piano di un palazzo sito in una stradina laterale. Propone piatti tradizionali, è economico e qui trovate tutte le informazioni.
    PS: Grazie Bea!

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Istiklal Caddesi

  • GIORNO DUE: vi consiglio di svegliarvi presto per dedicare tutta la mattinata alla zona di Sultanahmet. Fortunatamente i monumenti principali sono tutti vicinissimi tra di loro e mi riferisco a Santa Sofia (indispensabile l’audio guida, mi raccomando!), la Moschea Blu, la Cisterna Basilica e la Piazza dell’Ippodromo. Intenzionalmente e seguendo il consiglio di tanti viaggiatori, abbiamo escluso il Palazzo Topkapi dall’itinerario. Poi abbiamo preso il tram fino alla fermata Beyazit per visitare la Moschea di Solimano, dalla quale si gode di un panorama mozzafiato sul Bosforo. Proprio di fronte si trova un ristorantino che sembra troppo turistico, ma in realtà è ottimo e economico. Si chiama Erzincanli Ali Baba e propone solo tre piatti diversi, io consiglio di provare la zuppa di fagioli. Lì vicino c’è anche il Grand Bazar. Il Bazar delle Spezie è poco distante, quindi potreste preferire inserirlo in questa giornata. Abbiamo ripreso il tram e siamo arrivati a Eminonu per prendere il traghetto per Kadikoy, in modo da visitare anche la parte asiatica della città. Per cena vi consiglio di provare un ristorantino a Sultanahmet che si chiama Shadow e si trova nei pressi di Santa Sofia.

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Santa Sofia

  • GIORNO TRE: abbiamo dedicato quasi l’intera giornata ad un tour guidato di Scoprire Istanbul che ci ha permesso di raggiungere i quartieri meno turistici di Fatih, Fener e Balat. Consiglio assolutamente di recarsi in queste zona accompagnati da una guida, perchè non mi hanno trasmesso un senso di sicurezza assoluta, al contrario di Sultanahmet e Beyoglu. Abbiamo visitato Fatih Camii  (la Moschea del Conquistatore), il bazar delle donne (non ha nulla a che fare con il suo nome, è una strada piena di venditori), la Chiesa di Santa Maria dei Mongoli (l’unica ad essere rimasta greco-ortodossa grazie ad un editto di Mehmet il Conquistatore), Carsamba (il quartiere più conservatore di Istanbul), la Chiesa Patriarcale di San Giorgio e la famosa Chiesa di Chora. A questo tour dedicherò un intero post perchè a prescindere dall’importanza degli edifici religiosi, ciò che colpisce è la realtà circostante, fatta di case che cadono e spiccati di vita quotidiana. Si respira aria di palpabile autenticità.
    Abbiamo deciso poi di regalarci una coccola: l’esperienza in un hammam. Su tutti ha vinto l’ Ayasofya Hurrem Sultan Hamam, ma anche di questo vi parlerà in seguito.

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Fatih

CLIMA

Nei nostri tre giorni a Istanbul abbiamo trovato un clima decisamente freddo e uggioso, ma fortunatamente la pioggia non è stata d’intralcio, anzi. Se avete intenzione di programmare una visita durante i mesi invernali, vi consiglio di coprirvi bene dato l’alto tasso di umidità.

SICUREZZA

Istanbul è una metropoli ed è la città più visitata in Turchia (nonostante la capitale sia Ankara) e quindi, come sempre, dovrete adottare le solite norme di comportamento, ricordandovi inoltre che vi trovate in un luogo pieno di luoghi religiosi.
Mi sono sentita sempre sicura a Sultanahmet e Beyoglu, ma non visiterei la parte occidentale di Fatih, Fener e Balat senza una guida.

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LUOGHI DI CULTO

Nelle moschee toglietevi le scarpe e copritevi il capo se siete donne, ricordandovi che anche se avete il cappello dovrete comunque usare un velo per nascondere i capelli. Gli uomini invece il cappello lo devono mettere via. Quasi tutte le moschee più turistiche ne hanno diversi da prestare ai visitatori. Non è possibile entrare durante le preghiere, che sono cinque al giorno e se dormite in prossimità di una moschea vi consiglio di procurarvi i tappi per le orecchie, in modo da non essere svegliati dalla preghiera dell’alba.
Non sto scherzando

:D

CROCIERA SUL BOSFORO

Esistono due modi per godere del panorama dal Bosforo: prendere normalmente il traghetto oppure affidarsi a una delle tante escursioni che vi proporranno i ragazzi a Eminonu. Noi abbiamo preferito la prima opzione per questioni di tempo dato che dovevamo andare nella parte asiatica, ma abbiamo notato che comunque i prezzi delle crociere non sono affatto cari.

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Vista dal traghetto

FOTOGRAFIE

Mi ha fatto molto piacere notare come nessuno si sia scomposto o abbia fatto una faccia brutta mentre lo fotografavo, sia nei quartieri più visitati che in quelli meno abituati al turismo di massa. Inutile dire, tuttavia, che è sempre buona educazione chiedere prima di scattare fotografie alle persone. Se visitate il quartiere Carsamba, estremamente conservatore, evitate di usare la reflex per rispetto della riservatezza dei suoi abitanti (e perchè non so come potrebbero prenderla).

Spero che questi consigli vi siano utili per entrare in contatto con una città davvero meravigliosa, perché durante i miei tre giorni a Istanbul mi sono sentita come catapultata in un mondo parallelo, fatto di tante realtà diverse.
Per qualsiasi altra informazione non fatevi alcun problema, sono sempre felice di aiutarvi!

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