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Trebbiano Verde

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Trebbiano Verde

Il vitigno


Il Trebbiano Verde è un vitigno a bacca bianca autoctono delle Marche ormai considerato un sinonimo del Verdicchio marchigiano coltivato nel Lazio, in particolare sui Castelli Romani. Le analisi del DNA hanno infatti confermato una similitudine molto stretta tra i due vitigni e anche con il Trebbiano di Lugana e quello di Soave, tanto che molti oramai li ritengono identici anche se adattati a climi diversi. La storia del Trebbiano Verde dovrebbe quindi essere quella del Verdicchio e delle uve identificate dai Romani come virdis per il colore caratteristico degli acini. Si hanno le prime notizie della coltivazione del Verdicchio Bianco nella zona di Jesi e Matelica già a partire dal VIII secolo avanti Cristo, a testimonianza di quanto antico sia questo vitigno. Altre ipotesi vedono invece il Verdicchio provenire proprio dal Veronese insieme ad un ondata migratoria nel 400 per sfuggire ad una pestilenza.

Oggi il vitigno, con i vari sinonimi di Trebbiano identificato con il territorio e Verdicchio, viene coltivato nelle Marche, in Umbria e sui Castelli Romani, dove prima della crisi fillosserica, era l'uva bianca di riferimento. Il Trebbiano Verde di questa zona si è adattato al clima delle colline intorno alla capitale, ma produce vini meno pregiati anche se con rese maggiori.

I vini del Trebbiano Verde


Il Trebbiano Verde può essere vinificato sia in purezza che in assemblaggio in alcune denominazioni di origine laziali, in particolare nel Velletri, nel castelli Romani, nel Montecompatri-Colonna e nel Marino.

Il vitigno fornisce in purezza vini dai delicati colori paglierini a sfumature verdoline, con belle profumazioni delicate ma decise, grazie ad un finale alla mandorla amara. I gusti sono secchi, a volte astringenti, con un palato dotato di un ottima acidità che consente anche l'invecchiamento e la spumantizzazione. Inoltre alcuni produttori impiegano le uve per l'appassimento, ottenendo così vini dolci passiti. Il Trebbiano Verde ben si adatta ad accostamenti con il pesce, i crostacei e le verdure.

I produttori


Il Trebbiano Verde viene vinificato per lo più in assemblaggio con altre uve laziali, come ad esempio nel Cerveteri Bianco Viniae Grande, in cui concorre al 50% con il 30% di Malvasia e il 20% di Chadonnay. È un bel vino paglierino chiaro, con profumazioni fresche e fragranti alla salvia, alla ginestra e alla pesca. Il palato è altrettanto fresco e giovane, molto sapido, da provare con la frittata di verdure.

In purezza viene spesso vinificato da moltissime piccole aziende presenti sul territorio, che riforniscono le famose “fraschette” dei Castelli, con vino alla spina. Questo è il miglior modo per degustare il Trebbiano Verde.


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