Mammapappa dopo settimane in cui è stata letteralmente sepolta viva nella sua magione con le due belve (tra condizioni meteorologiche proibitive, febbre, raffreddore e mal di gola) ha deciso che CASCASSE IL MONDO questo fine settimana si va a fare un’escursione ai Monti Sette Fratelli, come ai vecchi tempi. Per chi non lo sapesse i coniugi Dejavù adorano fare escursioni e da quando si sono riprodotti hanno anche constatato che il trekking è un’attività che tutto sommato piace ai bambini (specialmente se trasportati in spalla…) ed è distensiva per i genitori, anche se poi la sera svengono praticamente sul letto. Questo blog è nato proprio per raccontare delle nostre escursioni (se leggete i posts di un anno fa troverete degli spunti interessanti per visitare la Sardegna, che non è solo mare. VD QUI). Poi per ovvie ragioni abbiamo dovuto sospenderle ma ora che Mammapappa vuole tornare in forma – per non sentirsi più dire da uno dei fratelli Dejavù che forse in pancia hanno lasciato un altro bambino – e Papasino pure – anche lui incinto al sesto mese – si è tutti d’accordo che il momento è arrivato.
La mattina inizia freneticamente: chi prepara i panini, chi lo zaino dei cambi (avete idea di quanta roba possano sporcare i bambini???), chi lo zaino portabebè con il kit del prontosoccorso (perchè non si sa mai), chi riempie le borracce, chi gira per la casa urlando “Euiva! Pacco!!!”
“Maya stiamo andando a fare una gita nel bosco, non stiamo andando al parco”
“Euiva! Pacco!!
Papasino inizia a dare segni di nervosismo perchè sta sudando e apre tutte le finestre. Mammapappa che le richiude perchè “mai sia le correnti d’aria”. Poi inizia la transumanza, tra seggiolini, zaini e marsupi. Più che una famiglia, una succursale di prodotti per l’infanzia.
In foresta si sta benissimo, c’è un leggero venticello ma la temperatura è ottimale: 23°.
Mammapappa, nonostante il mal di schiena, testa il peso del nano puzzolone: “Dai non è poi così male, anche se pesa un kg in più rispetto a sua sorella alla stessa età. E poi ho lo zaino dei cambi in spalla che mi fa da contrappeso” – si rivolge a Papasino che invece sulle spalle ha 15,600 kg di morbidezza e davanti lo zainetto-orsetto con i panini + al collo la digitale e la borraccia stile San Bernando.
I buoni propositi sono percorrere il sentiero n. uno “almeno fin dove arrivo!” e poi fare merenda di fronte all’orto botanico. Invece Mammapappa PIANTA IL ZIPPO dopo 300 metri di camminata. “Non ce la posso fare, sono fuori allenamento, non cammino da quasi un anno, sono reduce dalla lombosciatalgia, e poi questo qui pesa quasi 6 kg… basta torniamo indietro e mangiamo.”
L’escursione si è conclusa così:
Mammapappa quasi esanime, con un calzino che si è ritirato dal piede, il reggiseno allattamento staccato, sfatta e sudata come un cavallo.
Papasino un po’ deluso perchè lui sì, ce l’avrebbe fatta a percorrere anche il sentiero n. quattro.
La nana tutta contenta per aver visto farfalle bianche - ”Dada mamma! A A A banca!” - tanti albi, tanti cip cip, y ago e y fume senta pesci.
La prossima volta cercheremo di percorrere almeno 350 metri!
Mammapappa
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