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Tremonti interviene sulla questione nucleare

Creato il 21 marzo 2011 da Mutuonews

Tremonti interviene sulla questione nucleareDopo la tragedia che ha colpito il Giappone e che ha fatto riesplodere la polemica intorno al nucleare tra chi sostiene che è l’unica via per avere energia e chi rileva i gravi rischi per la salute che comporta una centrale, analizziamo la questione sotto un profilo strettamente economico sottolineando le riflessioni del Ministro Tremonti sul nucleare.

Tremonti evidenzia che la questione nucleare è spinosa, “nel calcolo di chi ha il nucleare non è considerato il costo del decommissioning (lo smantellamento delle centrali atomiche)”. Un costo che, secondo il ministro, “sicuramente va calcolato e se lo si facesse, molti dei Paesi che hanno il Pil maggiore del nostro sarebbero indietro”.

Il Ministro punta l’attenzione sulle fonti di energia rinnovabile che potrebbero rivelarsi maggiormente convenienti anche sotto un profilo economico, “quello che è successo in Giappone pone una questione fondamentale che è quella energetica. È più difficile che tutto continui come prima, è più facile una fase di riflessione e di calcolo”.

La Cgil, però, accusa il Governo di aver ridotto gli incentivi per chi investe nelle energie rinnovabili, comportando un minor investimento nel settore che si traduce anche nella perdita di migliaia di posti di lavoro.

Al momento il Governo ha bloccato gli incentivi, ma si aspetta un nuovo provvedimento che ridefinisca i criteri in base ai quali dare le risorse per chi investe e sceglie le rinnovabili.

Sugli effetti che la catastrofe giapponese avrà sui mercati, il Ministro rileva che “potrebbe avere conseguenze sulla stabilità finanziaria dei mercati globali. E’ probabile che questo processo generi ulteriori effetti di instabilità finanziaria, anche a causa del ritiro dei capitali”.

La situazione è in continua evoluzione, il dato positivo è che si è aperto un momento di dibattito e di riflessione sulla questione nucleare, dove porterà questa riflessione è difficile dirlo, ma è già fondamentale porsi la questione.

 


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