Secondo lo stilista americano Michael Kors “metti un trench e all’improvviso ti senti Audrey Hepburn che passeggia lungo la Senna”. Molte sono state le icone del cinema, tra cui la Hepburn in Colazione da Tiffany, e del jet-set, ad aver reso immortale il capospalla.
Il trench coat, ovvero il cappotto da trincea (trench vuol dire appunto trincea), nasce nel 1901 come impermeabile militare dei soldati britannici. Fu infatti commissionato a Thomas Burberry dal Ministero della guerra e nel 1919 divenne la divisa ufficiale dei militari britannici. Diventato di uso comune negli anni Venti e durante la depressione, è negli anni ’40 che riceve la consacrazione anche nel cinema: Humphrey Bogart, in Casablanca, e Marlene Dietrich, in Scandalo internazionale, lo vestono con allure sensuale, accattivante e misteriosa.
Negli anni ’60 fu ancora una volta Yves Saint Laurent a strappare il capo al guardaroba maschile, come aveva già fatto per lo smoking, per renderlo iperfemminile. Oggi è indossato da tutti: il trench kaki, nero, bianco, blu, rosso o qualsiasi altro colore o materiale è un classico del guardaroba femminile sia per il giorno sia per la notte. Differenti le lunghezze tra cui scegliere, alla caviglia, appena sotto il ginocchio oppure corto quasi come un bolero, ma soprattutto ricco di dettagli che fanno la differenza. Oltre al classico trench kaki, l’intramontabile, c’è di più: pizzi, borchie, tulle e pelliccia.
È perfetto indossato con leggings e ballerine, per le più esili, con skinny jeans e tacchi oppure con gonna e stivali, per tutte le altre. Il vero must della stagione è però in abbinamento con abiti lunghi eterei e impalpabili, preferibilmente in chiffon. Immortale, iconico, elegante e sexy, l’impermeabile è il capo indispensabile per le mezze stagioni… ognuno può trovare il proprio trench code!