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Trend e scenari nei social network

Creato il 21 agosto 2011 da Thegoodones

 


Ogni programma di social media marketing di TheGoodOnes è composto da almeno il 50% di ricerca strategica. Spendiamo ore e ore ad ascoltare la rete per comprendere come i consumatori interagiscono , come le aziende utilizzano il social marketing, cosa si dice di un marchio e delle tematiche correlate. Ecco quindi alcune note, appunti di scenari contemporanei che ci hanno particolarmente colpito (Like) negli ultimi mesi di lavoro.


Trend e scenari nei social network

Il consumo online di video medico e salutistici è superiore al consumo di video che trattano alimentazione, celebrità e sport. Infatti, i video costituiscono la risorsa principale per approfondire informazioni su condizioni di salute, prescrizione di medicinali, tutorial e istruzioni all’uso di prodotti o  medicinali e quelli che illustrano il parere degli esperti.

 

Il fenomeno degli orti urbani si diffonde in tutto il mondo. Una nuova attenzione del consumatore all’alimentazione, attento alla qualità e sostenibilità della produzione, tanto da arrivare a coltivare un orto proprio che, oltre a far riscoprire il gusto per il cibo locale, fresco, genuino e a recuperare il senso della stagionalità.

 

Le compagnie di assicurazioni trattano prodotti altamente emozionali per il consumatore (auto, casa, salute, cani, gatti…) e i social media sono spazi emozionali ideali per connettersi ed interagire con clienti e consumatori. Parallelamente, gli agenti delle compagnie di assicurazioni trovano in Facebook l’opportunità di un contatto diretto con la propria rete amicale; ma è su Linkedin che partecipano ai gruppi di professionali per ampliare la propria rete di contatti, scambiare esperienze, condividere opinioni sull’andamento del mercato.

 

La cultura scolastica partecipativa sposta l’apprendimento dall’espressione individuale al coinvolgimento collettivo, abilità sociali attraverso collaborazione e networking. Un crescente corpo scolastico suggerisce i potenziali benefici di una cultura partecipativa attraverso gli strumenti sociali: apprendimento peer-to-peer, una diversa proprietà intellettuale, diversificazione dell’espressione culturale, abilità sociali e senso di cittadinanza.

 

farmacisti su Facebook e Linkedin sono numerosissimi per stringere alleanze commerciali, per essere informati sulle novità del settore, ma soprattutto per promuovere quei servizi al consumatore con cui la farmacia ha evoluto il proprio ruolo da semplice punto vendita di medicinali a centro di servizi a domicilio e sul territorio.

 

La moda si trasforma in un dialogo aperto. Se fino a ieri i fashion editor e buyer decretavano vita o morte delle collezioni, questa dinamica sta cambiando grazie alla cultura partecipativa del web che permette una pluralità di voci sull’establishment,  infiltrazioni creative dal basso (se non stilisti, sono blogger) verso un progressivo engagement diretto tra designer e cliente finale. I consumatori, non i buyer, sceglieranno cosa indossare.


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