Un furto di tempo, di tranquillità e di fiducia. Disagi che ti colpiscono subito dopo il lavoro o prima, quando desideri tornare a casa o andare dove vuoi. Il dramma è la continuità paradossale, annosa, ripetitiva di una serie di ritardi che dopo anni ha un valore inestimabile. Parte della vita se ne va così, a domandarsi perché il treno non arriva e che cosa si può fare, a innervosirsi. E la Regione inventa strane statistiche che i pendolari non capiscono. Nel racconto del pendolare riportato dal consigliere regionale Agostino Alloni molti si potranno riconoscere.
Treni per Cremona, Alloni (PD): “La misura è colma. La Regione lavori per dare dignità alle linee ferroviarie”
Interrogazione all’assessore Del Tenno
“E’ trascorsa solo una settimana dalla visita dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Del Tenno a Cremona occasione in cui, di fronte all’incredulità dei rappresentanti degli enti locali presenti all’ incontro tenutosi allo Ster, illustrava un trend di miglioramento delle linee cremonesi. Dopo sette giorni i nodi vengono al pettine e la verità è sotto gli occhi di tutti”. Così interviene il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni in merito ai disservizi registrati ieri lungo la linea Cremona – Crema che hanno arrecato pesanti disagi ai pendolari costretti a rimanere tre ore in un convoglio vecchio e senza aria condizionata.
“Non siamo convinti della veridicità delle dichiarazioni fin troppo rosee dell’assessore. – dichiara l’esponete del Pd – La situazione non è migliorata rispetto agli altri anni e il bollettino di guerra che ogni giorno i pendolari redigono lo confermano. Sulle linee che percorrono la provincia cremonese persistono gli odiosi ritardi non più tollerabili a cui si aggiunge la totale carenza di informazioni da parte del personale”.
Trenord si è dimostrata in difficoltà non solo nella gestione del servizio di trasporto pubblico ma anche nella risoluzione delle emergenze come i fatti accaduti ieri ad Olmeneta sulla linea Cremona-Crema.
“Piuttosto che ammodernare i treni ed investire su una linea che si può definire la cenerentola della Lombardia – spiega – si è deciso, in questi ultimi mesi, di inviare senza una ratio dei treni diesel dismessi da altre linee regionali. Le linee cremonesi non hanno mai goduto di sufficiente attenzione da parte di Regione Lombardia: un esempio è il progetto del treno veloce, invocato dalla maggior parte dei pendolari ma liquidato bruscamente dalla Giunta nonostante la riforma del trasporto pubblico locale dica di creare collegamenti veloci tra capoluoghi. In previsione di Expo sarà bene che la Regione corra ai ripari.”
Il consigliere Alloni chiederà all’assessore Del Tenno di rispondere nel merito direttamente in Consiglio regionale e di dare risposte convincenti sul servizio offerto da Trenord per le linee del cremonese.
Di seguito riportiamo il racconto di uno dei pendolari che ieri ha “subìto il servizio di Trenord” sulla linea Cremona – Olmeneta – Crema.
Prima i fatti:
Si parte da Cremona alle 17, 41 e si arriva a Crema alle 20,38.
Si commenta da solo, ma non è tutto.
- oggi il treno in
partenza alle 17,41 da Cremona per Treviglio arriva ad Olmeneta e alla prima fermata, dopo una decina di km si ferma e non riparte, si ferma intorno alle 17,55 perchè il mezzo ci informano che non può continuare e ci invitano a scendere, forse si riparte se il macchinista riesce a farlo ripartire, dopo una decina di minuti si dicono che il treno non è in condizione di ripartire.
Alla legittima domanda ora cosa si fa, il capotreno ci dice che ci farà sapere cosa gli dicono dalla centrale, però ci consiglia che alla fine converrà prendere il treno successivo che partirà alle 18, 43 per Treviglio.
Nel frattempo si aspettano altre indicazioni.
Passa qualche treno che proviene da Brescia, poi anche un altro da Milano, arriva da Cremona un treno per agganciare e trainare il mezzo fermo alla stazione più importante e come se nulla fosse successo i viaggiatori vengono abbandonati senza alcuna altra indicazione, atteggiamento che la dice tutta su come si comporta trenord.
Spariscono macchinista e capotreno, i viaggiatori, i “fessi” sono lì basiti, alcuni inferociti.
Qualcuno nel frattempo visto che non si hanno notizie di quello che avrebbe dovuto partire alle 18,43 da Cremona si mette in contatto con alcuni viaggiatori, colleghi di lavoro, che sono a Cremona in stazione in attesa di partire, viene annunciato che partirà in ritardo, poi viene addirittura cancellato.
Tutto questo lo si apprende grazie alle comunicazioni dei colleghi di lavoro di alcuni, perchè i viaggiatori fatti scendere dal capotreno di Trenord sono lì in una “stazione” abbandonata e trattati come “naufraghi”.
Alla fine ne arriva uno, sono passate più di 2 ore e si riprende il viaggio per Soresina, Castelleone, Crema, Capralba Treviglio. A Crema alle 20,38. può bastare.
La sensazione è quella di sfiancare i viaggiatori a trovare altre soluzioni di viaggio, anche perchè in questi giorni di giugno i ritardi non si contano più, al mattino e al pomeriggio, ne ha parlato in qualche modo l’informazione.
Ma quello di oggi ha mostrato un atteggiamento strafottente e cattivo, perchè la motrice può avere problemi, ma il disinteresse per i viaggiatori e cosa ben diversa.
Credo di essere abbastanza adulto per sapere che voi non avete responsabilità nell’accaduto, che avete la giusta attenzione a quello che il territorio richiede, ma riterrei che la gestione di trenord non può avere più alibi, i sindaci oltre che presenziare all’anniversario dei 150 anni della ferrovia forse avrebbero dovuto alzare di più i toni sulla qualità servizio che è sempre più inadeguato e scadente.
Milano, 18 giugno 2013
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