“Treno di notte per Lisbona” è un film di Bille August. Le riprese sono state effettuate dall’11 marzo al 4 maggio 2012 ed è stato ripreso dal romanzo omonimo di Pascal Mercier. Vi lasciamo alla sinossi ed ad alcune considerazioni dello scrittore e del regista.
Mentre Raimund attraversa il ponte che lo conduce a scuola vede una giovane donna con un cappotto di pelle rossa che si sta per gettare nel fiume. Le salva la vita, ed inconsapevolmente, lei salva la sua. Lei lo accompagna a scuola. Lungo la strada lui le chiede se avesse realizzato che avrebbe potuto cambiare la sua vita in un solo istante.
Quando l’enigmatica giovane donna dimentica il soprabito in classe, Raimund, sotto l’occhio stupito dei suoi alunni, l’afferra e le corre dietro. Non riesce a trovarla, ma nella tasca trova un libro e un biglietto del treno per Lisbona. Arriva alla stazione appena prima che il treno parta. La donna è introvabile e, inspiegabilmente, all’ultimo momento, Raimund sale sul treno.
Nel viaggio inizia a leggere il libro appena trovato, un profondo lavoro di Amadeu Prado, un dottore portoghese, rivoluzionario e filosofo.
“Se così fosse, che viviamo solo una piccola parte della nostra vita, cosa succede al resto?”
Raimund conosce Mariana Aca, un’oculista che gli presenta suo zio che conobbe Amadeu durante la Resistenza, e che potrebbe aiutare Raimund nelle indagini. Mariana porta alla luce un nuovo aspetto di Raimund, aiutandolo ad avere una visione più chiara, sia letteralmente che figurativamente. Con il tempo tra Raimund e Mariana nasce una storia d’amore.
Alla fine i due partono per la Spagna per incontrare Estefania, la donna amata da Amadeu che avrebbe potuto aiutarli a ricostruire i pezzi mancanti della storia.
“Hai realizzato di poter cambiare la tua vita in un istante?”
Il romanzo Treno di notte per Lisbona di Pascal Mercier pubblicato in Italia da Mondadori nella collana Oscar Contemporanea, è uno dei romanzi tedeschi di maggior successo degli ultimi anni. Solamente in Germania ha venduto quasi 2 milioni di copie.
Ha vinto diversi premi, compreso il premio italiano Grinzane Cavour come miglior libro straniero nel 2006 e il Marie Luise Kaschnitz in Germania. Treno di notte per Lisbona è stato tradotto in 15 lingue e venduto in più di 30 paesi.
Pascal Mercier racconta:
“Quando ho visto il film, con lo schermo che rispecchiava le immagini che avevo pensato, è stata un’esperienza ipnotica e potente. Durante la prima scena ho perso il contatto con la realtà e alla fine è stato difficile riprenderlo. Il film permette di distaccarsi dalla quotidianità ed entrare in una nuova dimensione. La storia si evolve utilizzando immagini di immensa bellezza e forza poetica che trasportano il pubblico lontano dal Portogallo, in un tempo irreale. La trama del film e del romanzo non sono esattamente coincidenti, questo è dovuto alla differenza dei rispettivi mezzi. Ad ogni modo, il film rispetta la traccia psicologica e la profondità dei personaggi così come la natura del dramma. Seguendo lo stile del romanzo, Bille August ha ricreato una pellicola psicologica, che tratta le questioni universali dell’esistenza. Sentiamo Gregorius leggere a voce alta gli scritti del dottore e poeta portoghese. E non vorresti che la voce di Jeremy Irons smettesse. Infatti non vorresti che il film finisse. Una volta finito e tornate le luci in sala, la prima cosa che ho detto è stata: “quando posso vederlo di nuovo?”
Bille August racconta:
“Treno di notte per Lisbona è un eccezionale thriller psicologico. Parla di un viaggio, ma per quel che mi riguarda è principalmente il viaggio di un uomo, che non si aspetta ormai molto dalla vita e che per caso incontra qualcuno e viene proiettato in una nuova realtà di vita attraverso la quale scopre un nuovo significato nella vita e una nuova speranza per il futuro. Il nocciolo del film risiede nella scena d’apertura, quando il protagonista chiede alla donna, che salva dal suicidio: “Hai realizzato che avresti potuto cambiare la tua vita in un istante?” Ironicamente, anche il protagonista deve imparare ad interiorizzare lo stesso principio per sè stesso. L’assurdità della condizione umana – essere in grado di esprimere una verità così genuina, ma non essere in grado di viverla – mi ha sempre affascinato. Non sto giudicando, lo comprendo. Cerco di far affrontare al pubblico questa discrepanza della natura umana senza lasciarlo solo nel trattare la tragedia che in essa risiede. Spero che anche loro riescano a trovare una strada per cambiare le loro vite in meglio.”
Nel cast: Jeremy Irons, Mélanie Laurent, Jack Huston, Martina Gedeck, Tom Courtenay, August Diehl, Bruno Ganz, Lena Olin e Christopher Lee e Charlotte Rampling.