Trenord, monopolio da incubo

Creato il 28 agosto 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

CREMONA – Un’azienda detentrice di un monopolio pubblico e nemmeno sottoposta a controlli sull’efficienza dei servizi molto probabilmente lavorerà male: manca il pungolo della concorrenza e la necessità di garantire standard di qualità. E’ il caso di Trenord, che è addirittura un’ente regionale, non una società ferroviaria che ha vinto una gara o è stata selezionata. Di proprietà del Pirellone, l’ente ferrovie governato anche questo, in ultima analisi, dalla giunta Formigoni e ora Maroni, sfugge alle verifiche e non rende conto di fatto a nessuno, anche se i reclami piovono. Dal 2011 le ferrovie lombarde sono saldamente protette dalla legge e dal libero mercato: non si liberalizza il servizio, non ci si confronta con nessun altro gestore. Ogni giorno in Lombardia, secondo i dati raccolti da Legambiente, sono soppressi tra i 90 e i 100 treni. Il problema è la mancanza di personale. I convogli che viaggiano spesso risultato in ritardo anche con la dovuta revisione.
Come se non bastasse risulta inutile invocare maggiori investimenti, perché i costi di gestione aumentano continuamente eppure il servizio resta pessimo. Ritardi su tutte le linee, treni vecchi: un monopolio fatiscente tarlato da un vizio di sistema.
La soluzione, per i liberalizzatori, è la concorrenza, che si otterrebbe con bandi di gara europei per alcune linee ferroviarie in grave difficoltà. Per chi preferisce l’intervento pubblico, occorrebbe comunque distinguere i ruoli tra proprietà e gestione e attivare controlli trasparenti.
Il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti compie un primo passo avanti, seguendo l’esempio del sindaco di Bergamo Giorgo Gori: chiede infatti la soppressione dei treni diesel che, incredibilmente, sono ancora in funzione soprattutto sulla linea Cremona Brescia. Convogli piccoli, con poche carrozze, dove i pendolari viaggiano stretti, persino con casi di malore e un sistema di percorsi e precedenze che non potrebbe essere più penalizzante. Galimberti sostiene che tutte le zone della Lombardia hanno bisogno di un servizio dignitose e ricorda la costruzione di 63 nuovi Vivalto, il primo dei quali è stato messo in funzione sulla linea Mantova-Cremona-Milano. E gli altri 62? Così il sindaco cremonese ha scritto al presidente della Regione Roberto Maroni: la domanda dei pendolari di comfort, pulizia, sicurezza e puntualità merita soddisfazione, tanto più pochi mesi prima dell’Expo 2015.

su http://www.telecolor.net nei giorni scorsi


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