Le testimonianze, come quelle di Azzara, possono essere d’incoraggiamento all’emulazione, all’attenzione governativa delle istituzioni internazionali, all’aggiornamento delle politiche per la mobilità, alle relazioni con il prossimo, con i connazionali che lavorano fuori dai confini nazionali e con il territorio di appartenenza, per realizzare comunità più umane. Anche perché i capitoli scritti di suo pugno, oltre a essere una testimonianza storica, sono dettati dalla sua vasta capacità di relazione con il mondo istituzionale, associazionistico e con gli emigrati stessi. (dalla Prefazione di Ferdinando Russo)