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Trent’anni indietro

Creato il 23 aprile 2013 da Simone D'Angelo @SimonDangel
Trent’anni indietro

In Spagna i popolari propongono una legge contro l’aborto

In Spagna si respira un forte clima di restaurazione sui temi etici. Il Partito Popolare, che a suo tempo aveva fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge sui matrimoni omosessuali, istanza poi rigettata, esprime ora la ferma intenzione di rivedere la legge sull’interruzione di gravidanza.

Alberto Ruiz-Gallardón, ministro della Giustizia, ha espresso l’intenzione di eliminare, entro l’estate, «la possibilità legale di ricorrere all’interruzione di gravidanza per delle anomalie fetali». La volontà è quella di tornare alla legge del 1985 quando era possibile interrompere la gravidanza alla 12ma settimana per violenza fisica e alla 22ma per malformazione.

La nuova bozza di legge, però, andrebbe addirittura nella direzione di superare la legge emanata 28 anni fa in termini di restrizioni. La violenza fisica in sé non costituirebbe più un buon motivo per abortire, la giurisprudenza contemplerà solo il danno psicologico ad essa connessa e sarà un’equipe di medici a valutarlo. Dunque, le donne dovranno sottoporsi a tutta una serie di indagini e controlli nei quali sarà obbligatorio dare una lunga serie di spiegazioni.

Non sono tardate le reazioni delle associazioni femminili, che ricorreranno alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo.

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