Triathlon: Alessia Orla e la maledizione degli anni pari

Creato il 27 giugno 2014 da Sportduepuntozero

Dopo l’olimpionica Nadia Cortassa, spetta alla giovane torinese Alessia Orla il primato attuale di migliore triatleta regionale. Rientrata già lo scorso anno nel giro azzurro che guarda come obiettivo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, Alessia ha iniziato la stagione in corso con una serie di episodi negativi che hanno del grottesco. Tutto un inverno a combattere una fastidiosa bronchite, con alcuni focolai, e conseguente inizio molto in ritardo di condizione con le prime gare di maggio. I risultati poco soddisfacenti nelle prove che contano (5a al Grand Prix di Rimini) e una squalifica a Bratislava in Coppa Europa per un errore procedurale in zona cambio sembravano essere il culmine di un periodo storto. Testa bassa e obiettivo sui Campionati Europei Under23 in Russia; ma una buca maledetta era lì pronta a rovinare i suoi piani. Caduta rovinosa e, sebbene ogni accertamento abbia scongiurato fratture, fortissima contusione coggigea/ischio pubica, riposo forzato e appuntamento annullato.

Così, replicato l’infortunio che le impedì di andare più in là del 19° posto alle Olimpiadi Giovanili di Singapore nel 2010 (altro anno pari come anche il 2012 poco brillante), Alessia, per confermare il famoso detto che non conta quante volte si cade, si rialzerà ancora una volta per puntare questa su Tartu. Fu proprio nella cittadina estone che nel 2013 conseguì il suo miglior risultato internazionale e da quel 5° posto la Orla vuole ripartire, tirando una riga su questi tormentati 6 mesi del 2014. Il suo allenatore Simone Diamantini, la società DDS di Milano e tutto il clan azzurro faranno il tifo affinché la stagione possa avere per lei una svolta importante in positivo.


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