Triathlon: il Piemonte Junior è 3° nella Coppa delle Regioni

Piccoli e grandi talenti crescono. E’ questa l’immagine sintetica che rimane della Coppa delle Regioni, manifestazione svolta nel fine settimana sui percorsi di Campogalliano, in chiave piemontese. Brillante terzo posto ottenuto dalla formazione di categoria Junior (18-19 anni), composta da Giulia Sforza (Azzurra di Bellinzago), Luca Fanottoli (Azzurra di Bellinzago), Federica Parodi (Virtus Acqui), Kristian Brossa (Aquatica Torino): “Una bella prestazione – sottolinea Roberto Barsi, responsabile tecnico regionale – conclusa alle spalle di Emilia Romagna e Lazio. Una categoria che proietta direttamente i protagonisti nel triathlon vero e perciò rappresenta un banco di prova importante”. Ottimo anche il 4° posto nella Categoria Ragazzi (12 e 13 anni) della formazione piemontese. In gara in questo caso tre portacolori del Torino Triathlon (Ludovica Gatti, Bianca Turbiglio e Federico Marchiori) e Alberto Reyneiri dell’Aquatica Torino: “Una categoria che è stata inserita quest’anno per volere della Federazione centrale – prosegue Barsi – e permette di vedere i primi approcci dei giovanissimi con la specialità. Anche per questo molto interessante sotto diversi profili”.

Il bilancio della spedizione regionale è stato dunque positivo? “Assolutamente – conferma il presidente FITRI Piemonte Carlo Rista – perché il podio Junior è un bel risultato, al pari di quello dei più piccoli. Inoltre siamo primi in quanto a formazioni schierate, ben 10, con un incremento del 50% rispetto alla scorsa stagione. Fotografia del movimento che cresce anche sotto il profilo numerico. Solo dalla base solida si possono formare i talenti del domani”. Meno bene nella categoria Youth, dove il Piemonte ha chiuso al 10° posto: “Una fascia d’età delicata – precisa Barsi – con la quale lo scorso anno ci eravamo ben comportati. Molto dipende dall’equilibrio tra i singoli. Basta che uno dei quattro non si esprima al massimo ed ecco che il risultato non prende le forme di un qualcosa di premiante. Nulla di allarmante anche perché alcuni che lo scorso anno si erano ben piazzati sono saliti di categoria ed i nuovi stanno crescendo. Molto più importante dire del numero di squadre iscritte e della provenienza dalle diverse società del territorio, a testimonianza della capillarità del nostro movimento”.