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Triathlon Olimpico Garmin Trio Sirmione 2012: resoconto

Creato il 09 luglio 2012 da Marco Caggiati

Triathlon garmin sirmione 2012

Sabato scors0 (30 giugno 2012) ho partecipato alla prima edizione del Triathlon su distanza olimpica “Garmin Trio Sirmione”. Come sempre le “prime” edizioni sono sempre un’arma a doppio taglio in quanto si può godere di tutto l’impegno e l’energia profusi da parte dell’organizzazione e allo stesso tempo si partecipa ad una “prima edizione” con tutte le incognite del caso…

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La logistica “particolare” della Gara di Sirmione ha rappresentato fin da subito un’aspetto decisamente caratterizzante l’evento. Infatti non era prevista la “classica” zona cambio, ma  due zone ben distinte e distanti l’una dall’altra circa 2,5 Km. La distanza tra una zona e l’altra era coperta da navette terrestri e traghetti sia per atleti che per accompagnatori.

La frazione natatoria prevedeva un suggestivo passaggio nel canale della fortezza di Sirmione dove il pubblico poteva godersi lo spettacolo……

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Altro aspetto “atipico” della gara è stata la partenza fissata per le ore 17:15 che mi ha permesso di vivere una vigilia di gara più tranquilla e di competere in un orario più idoneo al mio bioritmo….

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La giornata era caldissima sotto l’effetto dell’anticiclone “Caronte” che sta tutt’ora imperversando sull’Italia. Anche l’acqua del lago ne ha “risentito” offrendoci una temperatura  più simile ad una piscina naturale dei Caraibi che a un lago….., quindi niente muta….

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. Erano anni che non facevo un Triathlon in lago senza muta….
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Le ore precedenti lo start della gara sono volate velocemente tra una chiacchiera e l’altra con mio fratello Alex, Luca Leoncini (al suo debutto nel Triathlon Olimpico) amici, e lettori del blog!!

Veniamo ora alla cronaca diretta della gara:

Quaranta minuti prima del via tasto l’acqua ed nuoto per circa 400 metri per far capire al mio corpo che è ora di svegliarsi e l’impatto con l’acqua è  piacevolmente tiepido…… (cosa rara..

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). Le sensazioni sono buone quindi i presupposti per la gara anche…. Esco dall’acqua, sparo le ultime stupidate con mio fratello e mi metto “in coda” in attesa di partire. In prima batteria partono le donne e qualche minuto prima del via accade una cosa esilarante e mai vista.

La speaker (la mitica Silvia Ricco, una delle migliori triatlete nazionali quano io ho iniziato a praticare, correva il 1996….

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) per ammazzare l’attesa ha iniziato a chiedere al pubblico un po’ di supporto e di incitare le donne che sarebbero partite da li a poco….., uno tra il pubblico ha suonato una tromba da stadio in segno di festa…..
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. Peccato che anche i giudici di gara utilizzano una tromba per dare il via… Risultato….? Le atlete scambiano la tromba del tifoso con quella del giudice e partono a razzo puntando la prima boa, con Silvia che uralva loro : “Fermatevi, Fermateviiiiii!!!” !!!
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Niente da fare ormai erano partite e niente e nessuno le avrebbe fermate prima della fine della prova di nuoto!!!
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. Bella scena….
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. Poco male……
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Arriva il mio turno e, per caso, mi trovo direttamente davanti alla linea di partenza… Le mie scarse prestazoni natatorie mi fanno subito pensare: “cosa ci fai qui…? E’ meglio se ti metti dietro altrimenti ti passano sulle orecchie!!!”

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. Ci penso su un attimo e poi soffoco la parte “raziocinante” che è in me e lascio libero sfogo a quella “dissennata”..
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. Rimango li e al suono della tromba parto come un pazzo ed inizio a mulinare braccia e gambe……
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. Reggo il confronto con i primi per circa 200 metri e poi le braccia iniziano ad indurirsi (….”chissà perchè……”….
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). Sono in mezzo al gruppo ed inizio a defilarmi senza rompere le scatole a nessuno e soprattutto, cosa assai strana, nessuno mi passa sulle orecchie…
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Cerco una nuotata lunga e tranquilla, ma faccio fatica…, sto pagando, giustamente, la partenza troppo forte….

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…….

Bene o male trovo il mio ritmo e cerco di navigare bene per evitare di fare metri in più. Navigo discretamente fino al raggiungimento del caratteristico passaggio nel fossato del castello di Sirmione. Dopo aver doppiato l’ultima boa ci dirigiamo dritti verso il castello con il sole in fronte e gli occhiali tutti appannati… Nuoto praticamente “alla cieca” e mi fido di chi mi nuota davanti…… Quando il lume del canale si restringe lo spazio acqua diventa affollato e si prende e si da qualche calcio…

Marco Caggiati Passaggio sotto il ponte triathlon olimpico sirmione 2012

Finalmente, dopo un tempo più lungo del previsto, arrivo in prossimità dell’uscita dove sono appostati dei volontari per facilitare la risalita degli atleti dal lago, in assenza di scaletta….. Io faccio una cosa senza senso…, che fa capire però il livello di “cottura” che ho in quel momento…. Invece di aggrapparmi al bordo e cercare di tirarmi su con tutte le mie forze…, stendo le braccia al cielo, come fa mia figlia piccola, Asia, quando vuole essere presa in spalla….

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, e mi faccio tirare su dall’acqua “a peso morto”….
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. La forza dei ragazzoni volontari non è giustamente sufficiente per tirarmi fuori “di peso” e mi issano come un pesce spada trascinandomi sul bordo…..!! 
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Risultato finale…, una bella abrasione all’altezza del bacino….:-D . Così imparo……..
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.. Dopo qualche secondo raggomitolato al suolo in posizione fetale…..
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, mi rialzo in piedi e corro com un pazzo verso la distante zona cambio, supero come mio solito una decina di concorrenti, mi infilo casco, pettorale ed esco rapido dalla zona cambio!!!

Marco Caggiati Uscita Nuoto Triathlon Olimpico Sirmione 2012

Il tempo di infilare i piedi nelle scarpe e mi guardo subito intorno per vedere se ho qualche “avversario” nei paraggi…. Nessuno davanti e nessuno dietro…, forse ho fatto un cambio troppo veloce….?

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Ho già capito: inizo a tirare da solo ricercando una respirazione profonda, stacco tutto il cibo stivato sulla bici con lo scotch di carta e lo metto nelle taschine del top… Il percorso è il classico “mangia e bevi” che in gergo ciclistico significa “sali e scendi continuo”. Come sempre, dato il mio peso (80 kg) e quello della mia bici (più di 11 kg), ogni volta che la strada sale…., faccio una fatica boia e faccio fatica a stare al passo con gli altri 8vedi foto qui sotto…
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). A proposito di altri, dopo circa 5 km mi raggiunge un gruppetto di 5/6 concorrenti e mi accodo immediatamente.

Caggiati Marco Bici Salita Triathlon Olimpico Sirmione 2012

Tiro un p0′ il fiato ed inizio ad alimentarmi per scongiurare una crisi di fame a fine gara… Sto in gruppo, ma alla prima salita un poco ripida inesorabilmente mi stacco……, insieme ad altri due.. Quando la strada torna a scendere il gruppo è troppo lontano per pensare ad una ricongiunzione. Mi metto l’anima in pace e riprendo il mio ritmo… Dopo pochi km mi raggiunge un altro gruppo, questa volta più numeroso, e mi accodo con l’intenzione di non mollarlo più fino al traguardo……

Tutto procede bene ed in maniera abbastanza anonima, quando, stanco di stare nelle retrovie, mi metto nelle prime posizioni per dare qualche cambio….

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. Verso circa il 3o° km dall’arrivo la strada presenta un lungo rettilineo con una pendenza (in discesa) di circa il 1/2% che mi spinge per “inerzia” a mettermi in posizione areodinamica e spingere sui pedali. Non c’è niente da fare, quando la strada è in pianura o leggera discesa…., per me è come una salita al 15% per uno scalatore….
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. Risultato.., spingo il massimo rapporto in punta di sella e quando do un’occhiata al mio Garmin segna i 61 km orari.., mi giro e vedo il gruppo distante circa 40 metri e “leggermente” sfilacciato…..
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. Il tempo di godermi la scena e la strada ricomincia a salire, posso contiunuare nella mia azione per il semplice gusto di “andare in fuga” ma so che poi lo pagherei di corsa…..
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. Desisto e mi faccio risucchiare dai primi del gruppo (siamo una 30ina…). Un’atleta del Cus Parma che si è incaricato di ricucire “il mio buco” mi redarguisce dicendomi: “ehi, uomo, non andar via così strappando”.., io rispondo semplicemente “io in pianura vado così….”
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:-D
e poi.., in fin dei conti.., stiamo facendo una gara…. e non è detto che io debba portare a spasso il resto del gruppo fino al traguardo…
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. Rimango in testa a tirare cercando cambi regolari. Su un altro falsopiano in discesa lo stesso atleta del Cus.. mi chiede il cambio e io non glielo do per far cambiare anche quelli dietro che se la stavano spassando da tempo…. Lui “se la prende” e prova ad andare in fuga…, io tranquillo aspetto che qualcun’altro faccia il lavoro sporco per me… Chi chiude “il buco” arriva puntuale e risparmio preziose energie
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Caggiati Marco Bici Triathlon Olimpico Sirmione 2012

Poi rimango davanti fino alla fine perchè voglio entrare in zona cambio per primo per evitare traffico… Così faccio…., arrivo veloce, scendo al volo e la bici si impenna sulla ruota davanti appena tolgo il peso dalla sella! Entro in zona cambio per primo e esco abbondantemente…, per primo…

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. Inizio a correre e mi assesto su circa 5′ al Km perchè non voglio esagerare. La “gamba” risponde bene ma…., il diaframma inizia subito a darmi fastidio….. Due settimane fa avevo abbassato il manubrio della mia bici nella stessa posizione di quando facevo gare a cronometro, ottimizzando la penetrazione areodinamica… La posizione in termini assoluti è decisamente buona…, ma evidentemente la mia gabbia toracica non la “digerisce” altrettanto bene..

Non ce niente da fare.., rallento e respiro profondamente, ma il semplice sobbalzare mi crea dolore, gli addominali si induriscono ed il dolore aumenta maggiormente. Rallentare non serve a più di tanto…., corro con il cuore a 110 battiti al minuto, ma continua a farmi malissimo…… Allora inizio a camminare.., tutti i miei “compagni” di bici mi superano……e io non posso farci niente… Sto calmo, respiro profondamente e piano piano la situazione migliora…, soprattutto quando un’atleta che era nel mio gruppo mi batte la mano sulla spalla e mi urla: “sei stato un grande in bici, siamo andati fortissimo”!!!!

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Molto bene… Ricomincio a correre dopo aver percorso il 2° ed il 3 ° km a 7 minuti al Km (ben più di 2′ e 30″ rispetto al mio passo gara in condizioni normali…..
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)  ad un ritmo intorno ai 5′ al km…, riuscendo ad andare in progressione senza avere troppo fastidio. Mi dispiace avere ancora energie da spendere sia di fiato che di gambe ma non poterle esprimere……
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Il percorso podistico prevede un “multi lap”  nelle vie di Sirmione e ad ogni passaggio trovo mio fratello ad incitarmi e mi fa piacere…

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. Al primo giro, in piena crisi “di diaframma”, mi fermo e gli cheido se vuole proseguire per me…, lui mi dice: “dai dammi il numero”…. Se lo avessi assecondato sicuramente l’avrebbe fatto…
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. Sarebbe stato bello vedere le facce del pubblico assistere alla “scena”….. Dopo una risata, riparto a correre..
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.Una volta preso “il ritmo” mi accorgo di avere un sassolino nella scarpa sinistra, precisamente sull’appoggio dell’avampiede, provo a resistere, ma poi mi tocca fermarmi ancora, tirarmi via la scarpa, sbatterla contro un muretto e ripartire (tanto, secondo più, secondo meno…, alla fine cambia poco..
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).

Alla fine vado in progressione e chiudo in 2 ore 31 minuti e 50 secondi e accaldato come non mai…, da li  poco mi sarei buttato nuovamente nel lago per cercare un po’ di refrigerio..

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Marco Caggiati Triathon Olimpico Sirmione 2012

Appena tagliato il traguardo, bevo come un cammello (circa 2 litri d’acqua in 20 minuti) e mi metto in attesa di Luca Leoncini per fargli festa…. Dopo circa 15 minuti arriva al traguardo esultante e felice per aver portato a casa degnamente il suo primo Triathlon Olimpico. Bravo Luca, in questi sei mesi abbiamo fatto un ottimo lavoro insieme!!!

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Soprattutto tu…, dato che io mi sono limitato ad allenarti!!!
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Adesso un po’ di voti:

Organizzazione voto 7

Ristori voto 7 per la presenza di maltodestrine, voto 4 per l’acqua gassata bollente (attezzarsi con dell’acqua di fonte nelle fontanelle limitrofe, non sarebbe stato male……)..

Clima gara (pubblico, location ecc..) voto 8

Pacco gara voto 6 (utile l’elastico porta numero in omaggio me sarebbe stao bello trovarci una maglietta celebrativa, come di rito).

Voto 10 all’idea di regalare le foto fatte durante la manifestazione…

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In definitiva un bella gara sicuramente da rifare…

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. Unica nota dolente è rappresentata dalla mancata consegna di braccialetti, elastici, cordini ecc.. da consegnare ai concorrenti per evitare che qualcuno facesse, senza rendersene conto, un giro in più o in meno. Molti atleti sono stati squalificati per questo… Io stesso senza il mio fidato gps sarei stato in difficoltà a contare a mente i giri in stato di “rincoglionimento”…
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Per oggi è tutto!! Ora mi aspettano 15 gg di allenamento prima del Triathlon Tristar 111 (1 km nuoto, 100 km bici, 10 km corsa) di Kufstein in Austria il 15 di Luglio.

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P.s.: tra qualche giorno sarà pronto Triathlon Sprint Facile, il primo ed unico corso multimediale per risucire a preaparare la tua prima gara di Triathlon Sprint in sole 12 settimane!!!

:-)
Nel frattempo scarica il mio audio-book gratuito “Triathlon per principianti“!!!!
:-)

Ciao a presto!!!

:-)


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