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Triathlon Sprint Villafranca 2011: resoconto

Creato il 01 giugno 2011 da Marco Caggiati

Domenica scorsa, forte dell’ottima prestazione ottenuta al Triathlon Città di Piacenza il 22 di maggio, ho partecipato al Triathlon Sprint di Villafranca.

Partenza da casa alle ore 9:30 in compagnia del mio amico, cliente e compagno di squadra Ettore, la giornata si presenta stupenda con un ottimo clima.

I concorrenti sono numerosi (più di 500) e purtroppo, non avendo ancora una posizione nel Ranking nazionale, sono rilegato in 7^ batteria (su 9) il che significa aspettare circa 1 ora e 30 minuti prima di partire rispetto alla 1^ batteria.

In ogni  caso rimango tranquillo e soprattutto all’ombra per evitare di cuocermi prima del dovuto….

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Il giudice chiama gli atleti della 7^ batteria e mi inseriscono nell’ottava consia insieme ad altri 7 concorreti. Subito ci scambiamo i tempi previsti di percorrenza per evitare di pestarci inutilmente. Io con il mio rispettoso 14 minuti per percorrere i 750 metri di gara sono il 2° a partire. Al via dell’arbitro mi metto subito in scia del “1°” della mia corsia e per la prima volta nella mia vita riesco a fare una gara in solitaria in piscina senza “fare a botte” con nessuno…

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. Solo sul finale ho dovuto superare 2 avversari ma senza problemi.

Mi sono “ascoltato” bene e no strappato un ottimo 13′:50″, unica nota dolente il “rimbambito” addetto alla “conta delle vasche” che si “dimentica” di “farmi uscire”. Onestamente non so cosa preveda il regolamento in tal senso ma in tutte le gare che ho svolto precedentemente in piscina, “l’addetto alla conta” ha sempre informato i concorrenti che mancano due vasche all’uscita, in quanto presi dalla foga agonistica ed appannati dalla fatica si può facilmente perdere il conto….

Per mia fortuna a Villafranca ho contato le vasche (cosa che raramente ho la tranquillità di fare in quanto mi occupo di sopravvivere in mezzo al marasma di braccia e gambe….

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) e all’ultima mi aspettavo un “verde esci!! (avevo la cuffia verde), invece il selenzio più assoluto……, allora mi fermo, mi metto in piedi e chiedo: “scusa mo non dovrei uscire adesso!??!?!!?!!?”, lui mi risponde bello pacifico: “si, si…, ma mica te lo devo dire io………”. Io allora per non avere poi rimpianti…, lo mando a quel paese e gli chiedo in tono sarcastico: “ma allore che c…o ci stai a fare…….? A saperlo prima sarei stato in acqua una bella oretta bloccando tutta la gara……
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Bah……

Vado oltre e “scancherando” per tutta la zona cambio afferro la mia bici e mi lancio nella frazione ciclistica. Esco come sempre bene e distanzio quelli che sono usciti con me dalla vasca. Il tempo di lanciarmi ed infilare i piedi nelle scarpe e mi guardo subito intorno per controllare la posizione degli altri concorrrenti.

Vendo un gruppetto davanti a me, a circa 200 metri ed un altro dietro più o meno alla stessa distanza…. Subito mi sorge il dilemma se andare a prendere chi mi precede o aspettare il gruppetto che mi segue dato che stare da soli al vento non è proprio intelligente…….

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“Ovviamente” non ci penso su troppo ed inizio a “menare” per andare a prendere chi mi precede……….

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. Il distacco si riduce però molto lentamente allora rallento un po’ , bevo e succhio un pack di gel di maltodestrine perchè so che a breve arriverà una salita ed è meglio  evitare di rimanere a secco di carboidrati.

Mi accorgo però che guadagno terreno ugualmente……, molto bene…. , inizia la salita e riesco, bene o male, al contenere i danni (io sono uno specialista della pianura anche perchè peso 80kg ed in salita si sentono…). Appena la strada ricomincia a scendere accellero il ritmo e mi ritrovo a battagliare con un altro concorrente che va come me… Da li a poco ci raggiunge un’altro ragazzo ed iniziamo, senza accordarci a collaborare alzando la velocità. Iniziamo a raggiungere concorrenti e a risucchiarli all’interno del gruppo come un’aspirapolvere..

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Alcuni non riescono a  stare al nostro passo e si staccano…

Gli ultimi 5 km prevedono un falsopiano in discesa che per le mie qualità è una vera pacchia……

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. Alla fine cocnluderò la fase ciclistica ad una media superiore ai 41 km/h che con della montagna di mezzo…, non è niente male….
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Sono in testa al gruppo quando ci accingiamo ad arrivare in zona cambio dove (10 metri prima della linea che delimita la zona cambio) c’è un simpatico pensionato messo li dall’organizzatore che con una bandiera gialla urla: “piano, piano, rallentate!!!”. Io logicamente mi metto a ridere, gli passo davanti a manetta e tiro una staccata degna di Valentino Rossi, scendo alla bersagliera e mi infilo a razzo in zona cambio…..

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. Bella però la battuta di rallentare……..
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Mi cambio velocemente e mi ritrovo uscire dalla zona cambio primo del mio gruppetto ma dietro ad un altro concorrente che ci precedeva in bici……. E qui accade il “disastro” quello che in anni di “carriera” non mi era mai successo……. Appena abbandonata la zona cambio il percorso prevede un piccolo “toboga” che ad un certo punto arriva ad un bivio… Il concorrente davanti a me si ferma e mi chiede: “dove andiamo adesso”?!?!?!?. Io “a naso” gli dico vai a sx perchè mi ricordavo, avendo visto il tracciato su inernet il giorno precedente, che il percorso girava in senso antiorario…. Tutto il resto del “mio gruppo ciclistico” ci segue….

Ci ritroviamo a correre su uno stradello sterrato, poi in un campo schivando poccie d’acqua e chiazze di letame…….. e subito mi chiedo: “qualche vacca per fare un po’ di slalom no….??!?!?!?!??” e mi chiedo a cosa stesse pensando l’organizzatore quando ha tracciato il percorso podistico…..

Dopo il “cross country” passiamo un cancello e ci ritroviamo sul “rettilineo finale” della strada che avevamo percorso in biciletta……. e qui inizia a venirmi un dubbio atroce….. Il mio Garmin (gps da polso) mi indica che abbiamo percorso solo 2 km e i km che ci separano dal traguardo sono sicuramente meno dei 3,5 che mancano per percorrere i 5,5 previsti.. Subito dopo vedo il cartello “ultimo km” ed il presentimento diventa quasi una certezza……. Arrivo al traguardo e stoppo il mio Garmin che mi segna 3km e 93m…… Il Garmin non sbaglia……, io evidentemente si…… Subito mi guardo intorno e chiedo agli altri che avevano corso al mio fianco: “ma voi quanti km avete fatto?!?!!?? abbiamo tagliato il percorso da qualche parte…..?!?!?!? ma dove..? Non è possibile che io abbia corso 5,5 km in 13′ e 48″!!!! Anche perchè mi starei allenando con Paul Tergat in questo momento…..

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La maggior parte non ha al polso ne garmin ne cronometro…, quindi mi guardano straniti…… Io ho la certezza di avere “barato” per la prima volta in vita mia…., e questo mi fa girare infinitamente le scatole……. ormai “il danno” è fatto e quindi è inutile amareggiarsi più di tanto, vado a ritirare la mia bici in zona cambio  e mi metto “in cammino” verso casa….., “chiedendomi” di continuo dove potessi aver sbagliato…

Oggi scorrendo la classifica mi accorco che sono stato squalificato (giustamente) per taglio del percorso……., iniseme al mio gruppetto….., allora sono andato a guardare su google maps il percorso è ho capito che “il fatidico bivio” mi è costata la gara…..

In conclusione posso solo dire una cosa……….,  la squalifica per “taglio” è giusta però l’organizzatore sarebbe bene che organizzasse la “sagra della birra” più che gare di triathlon…. Sarebbe stato sufficiente bloccare con del “fettucciato” il bivio………… A volte le difficoltà si celano nel fare le cose semplici…………

Voto all’organizzazione e alla gara (senza considerare il “Piccolo probelma del percorso”) 7

Voto al contavasche 4

Voto a chi ha tracciato il percorso podistico 2

Voto ai giudici in zona cambio 2

Voto a chi ha permesso a tutti, me compreso (me ne sono reso conto solo una volta dentro) di transitare in zona cambio mentre altri concorrenti delle batterie succssive erano ancora in gara 1.

Alla fine dei conti………., rimane un pò di amaro in bocca ma mi sono divertito ugualmente…..

:-)

Ciao e buon allenamento!

Lascia un commento, sarò felice di risponderti!

:-)


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