Tribunale di Crema-Treviglio, c’è ancora speranza. Senza Giustizia, la città perderebbe anche altri servizi. Agenzia delle Entrate a rischio, e non solo

Domani mattina il sindaco Stefania Bonaldi telefonerà al sindaco di Treviglio, professor Pezzoni, che nel frattempo potrebbe già aver trovato un’intesa con il presidente dell’ordine degli avvocati del territorio, in modo da poter fissare una data per un prossimo incontro fra i due primi cittadini.

“C’è la possibilità infatti che il tribunale di Crema – afferma il sindaco Stefania Bonaldi – possa salvarsi. Risulta dall’ultimo provvedimento del ministero della giustizia che l’opportunità per Crema sia rimasta, considerata la popolazione del comprensorio cremasco assieme a quella di Treviglio e circondario. E’ vero che Treviglio puntava sull’accorpamento con Cassano D’Adda, che però non ha più speranze. Inoltre se Treviglio non si unisce a Crema, il tribunale di Bergamo, già congestionato, si troverà gravato delle cause di Grumello Telgate e Clusone. Meglio anche per Bergamo se Treviglio si accorpa con noi”.

Di conseguenza la prima cittadina predisporrà assieme al sindaco di Treviglio una bozza d’accordo da presentare nei consiglio comunale, in linea con i principi della legge delega, per rispondere alle esigenze di razionalizzazione e snellimento, senza però snaturare la realtà del territorio.

“Se Crema perde il tribunale – continua Stefania Bonaldi – rischia di perdere altri servizi collaterali, come l’agenzia delle entrate e non solo”. 

Può verificarsi uno stato di choc a Treviglio? Può forse Treviglio rassegnarsi a un taglio ancora non ufficialmente deciso o intende giocare una carta vincente? Il comprensorio cremasco conta 151mila abitanti affamati di giustizia, come pure i 29mila trevigliesi e circondario.

Oltretutto Crema e Treviglio non sono un’isola felice: la Direzione nazionale antimafia ha fatto notare con precisione in una relazione di Pennisi come “l’altra ‘ndrangheta” ha influenza da Cremona a Venezia. E’ il caso si liberarsi dei tribunali come di un peso? La Lombardia ne perderebbe tre in un colpo, con i dati che abbiamo visto sulle ecomafie e le infiltrazioni malavitose che ci sono.

Stefania Bonaldi quindi non rinuncia, avendo ben compreso il problema: “Noi del Nord però ci mobilitiamo di meno che al Sud, siamo anestetizzati a tutto. Un po’ più di coscienza collettiva sarebbe un bel segnale”.

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