L’operazione delle Fiamme Gialle triestine ha “colpito” in diverse regioni d’Italia. Le ditte erano tutte riconducibili a una società del capoluogo giuliano, che licenziava e riassumeva 230 autisti di Tir, ottenendo illecitamente tre milioni di euro in sgravi contributivi.
I Finanzieri hanno scoperto le società in Umbria, Campania, Veneto, Toscana, Lombardia e Liguria. La maxi frode durava da più di un anno.
COMMENTI (1)
Inviato il 18 maggio a 12:11
Purtroppo questi fatti NON sono casi rari..succede sia con i camionisti..ma succede uguale in altri ambienti lavorativi !Ed sempre presente anche l'imposto lavoro in nero sottopagato (anche al NORD ITALIA) ed in bella vista non da oggi..ad i vari Ispettori..ed è difficile autodenunciarsi..se non accetti NON lavori.. e fuori vi è solo DISOCCUPAZIONE !Bisogna tenere poi conto che con il lavoro NON in regola si violano anche le proprie ed altri sicurezze sul lavoro ma sopratutto sui Lavoratori D.Lgs 81/08 che ricadono di conseguenza su cosa si guida..o si costruisce e può coinvolgere altri Lavoratori altre Persone e cose..la PESSIMA ITALIA è sempre purtroppo all'opera! E le morti bianche infortuni in questo modo sempre ogni giorno presenti!E la disoccupazione non solo giovanile avanza e crea ulteriori morti! Poi vi sono i lavori..parzialmente in regola assunti da manovali..anche con le ditte di somministrazione interinale..cooperative ma facendoci fare i saldatori..saldando gru complesse per mesi..anni senza patenti di saldatura ,senza relative visite mediche ,senza corsi sicurezza da saldatore..autista ecc. ecc. il sistema Italia fa SCHIFO per dire poco ! Morando Sergio