di Valentina Giannicchi
Foto di Paolo Lanzi
Il re e la regina di AltaRoma sfilano ad un’ora sola di distanza. Raffaella Curiel alle ore 20,00 e Renato Balestra alle ore 21,00.
Borgo Santo Spirito in Sassia diventa il regno della storia della Moda e del buon gusto.
Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia è presente alla sfilata di Raffaella Curiel.
Concentrata nei meandri della memoria e del tempo, la collezione A/I rinnova la tradizione dell’Alta Moda in un sapore di raffinata creatività.
Collezione A/I Raffaella Curiel
Un’elegante femminilità che si esprime nei colori toccando il grigio perla, il nero, splendidi verdi e il rubino. Una collezione senza un preciso filo conduttore, come sostiene Raffaella Curiel, ma che rievoca la storia della moda:
“Rievocando come in un sogno ad occhi aperti ho rivisitato stili, fogge, mode e la storia del costume dagli anni ’50, quando da bambina ammiravo attonita le meravigliose creazioni della mamma, i suoi abiti da sera per la prima della scala di cui era regina, il new look del grande dior, la purezza di balenciaga e poi dalla rivoluzione di courrèges all’indescrivibile genio di Y.S.L.”
Una donna che ispira suggestioni nordiche, a volte fiabesche ma che non perde mai la sua sensualità.
Trionfo di sartorialità per una composizione che risulta calibrata.
“Tutto ciò sempre con una ricerca artigianale spasmodica, con un’inventiva nuova su quanto era ed è già stato sperimentato, con voli pindarici ma sempre con quell’attenzione a non andare fuori dalle righe.”
Per il 50° anno nel mondo dell’Alta Moda la stilista ricerca un Trendy Mood per Ragazze Curiel. Ispirata su questa linea dalla figlia Gigliola, il risultato sembra essere esemplare. La ragazza Curiel sceglie lo stile, il buon gusto e una progettualità viva.
Per chiudere la passerella con una sposa sulle note dell’Ave Maria. Un omaggio alla sacralità dell’abito bianco, un encomio al valore della tradizione.