Tripadvisor, una notte da secessionisti 2.0

Sono bastate poche ore, un piccolo disservizio, e il sito Tripadvisor è stato messo sotto la gogna mediatica. Certo nell’era del web 2.0, dove le notizie viaggiano al tempo di un click, massimo due, anche un errore tecnico può diventare oggetto di feroci critiche e maldicenze a tempo record.
È accaduto, infatti, che ieri su molti siti, blog e social network è rimbalzata la notizia che il leader nel settore delle recensioni a strutture private, avesse escluso tutti gli utenti meridionali dal ruolo di opinionisti.
Questi infatti si sarebbero dapprima visti recapitare una mail che li invitava a compilare una serie di quesiti per poter divenire “opinionisti” della rete Tripadvisor, così da poter accedere a ulteriori funzioni tra le quali commentare i propri viaggi, interagire con altri viaggiatori, dare consigli agli addetti ai lavori; per poi scoprire che nel form da compilare erano state inserite tutte le regioni italiane tranne quelle meridionali. Impossibile completare il formulario e, pertanto, automatica l’esclusione dalle nuove funzioni, a questo punto dedicate solo ai non residenti nel meridione d’Italia.

Ma “la notte porta  consiglio“, come recita un famoso detto, e già da stamattina i tecnici di Tripadvisor avevano opportunamente provveduto a rimediare all’errore, mettendo a tacere critiche e “fatalisti” sulle presunta discriminazione messa in atto da uno dei siti più visitati del web italiano.

Nessuna censura, dunque, nemmeno “secessione telematica”, solo un piccolo (probabilmente evitabile) problema tecnico che alla fine della storia ha solo portato nuovi visitatori e aumentato, se ce ne fosse ancora bisogno, la notorietà e i click sul portale di Tripadvisor.