Quando il loro primo milionario film è sbarcato in televisione, ho provato ad autoinfliggermelo. Perché? Perché sono uno che vuol tentar di capire. Ho resistito un minuto e mezzo. Perché così tanto? Perché sono un Eroe.
Costoro sono talmente “adesivi” al Vuoto che pretendono (o fingono) di denunciare, da diventare essi stessi più vuoti del vuoto, ammiccanti promotori del Vuoto. Di tutta la loro cosiddetta comicità si salvano alcuni spezzoni surreali, mentre le parti volgari danno la nausea (e non certo perché io sia uno che odia le parolacce, non io, porco d'un cazzo!) I ragazzotti che escono dopo i loro film ne imitano a spron battuto le insulse, raccapriccianti, fastidiose volgarità terraterra e sottoterra, sentendosene da loro incoraggiati, autorizzati. Come se avessero ricevuto l’imprimatur, il permesso di vomitare sul mondo la più totale ed encefalopiatta imbecillità. Da anni mi batto perché l’umorismo non venga considerato di serie B dai soliti culturozzi parrucconi. Ma i Soliti Idioti non sono serie B. Sono serie Z.
Davvero vergognose e intollerabili, poi, le marchette della servitù mediatica italiota, coi due tristanzuoli personaggi interpellati e lasciati rispondere a suon di noiosissimi “minchia” e “figa” per interminabili minuti di gratuito spottino persino ai margini delle partite di calcio sulle tv a (salato) pagamento!
In coro con Nanni Moretti potremmo dire: "Continuiamo a farci del male". Ma anche, mi si perdoni: "Pubblico di me***!"
P.S.
E per passare invece a un Pubblico di ben altro livello (il mio Pubblico, modestamente), questa è l'ultima chiamata per lo strepitoso Premio DIRECTOR'S CUT, che al momento vede in testa LeNny di Sfrenzy Channel con DIECI COPIE di Quattro soli a motore.