Lo Stato italiano a quanto pare non riesce nemmeno a controllare e gestire le proprie grandi aziende energetiche, Eni ed Enel. Le vicende del Kazakistan lo dimostrano: i dirigenti dell’Eni sono vicini al regime, è aperta un’inchiesta sul controllo degli appalti nel Paese dell’Asia centrale, e guarda caso Alfano riesce a confondere un dissidente da proteggere in quanto rifugiato con un pericoloso delinquente latitante, come lo definisce il quasi-regime kazako. E sempre non a caso il ministro Saccomanni prima dichiara che l’Italia potrebbe cedere quote di Eni o Finmeccanica pur di far quadrare il bilancio. Saccomanni lo ha dichiarato a Londra, alla presenza di Gazprom, salvo poi smentire.
Ora Enrico Letta non riesce a resistere alle pressioni delle multinazionali energetiche, come Mediogas, e non ferma quella piattaforma di trivellazione vicino alle coste adriatiche, a Ombrina Mare, da far vergognare un Paese che punterebbe sul turismo. Ma che statura internazionale ha l’Italia? Esistiamo o siamo preda di qualunque interesse economico abbastanza forte?
La regressione fa faura. Su Aavaz è partita una petizione per rafforzare l’azione di Letta. Il governo da solo non ha forza. Possono dargliela solo i cittadini!
link aavaz