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Trivium

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Oggi parliamo dei Trivium, band che ho scoperto all’uscita di Ascendancy e di cui ho seguito per un po’ le vicende, finché non hanno fatto un upgrade che forse solo a me, pare un downgrade.
I Trivium fanno parte di quella nuova leva di musicisti metal, di quella corrente chiamata precisamente metal core, che se vogliamo non amo alla follia, ma che preferisco ad altre evoluzioni del metal. In questo caso è, se possiamo definirla così, una figlia diretta del trash.
Ed è così che ho conosciuto i Trivium, con Ascendancy prima, e recuperando Emeber to Inferno dopo. Per un vecchio metallaro come me, sentire un album azzeccato e quasi perfetto come Ascendancy è stato un piacere, tanto che l’ho comprato immediatamente al fu (sigh) Tosi Dischi di Carpi.

Un signor Album

Un signor Album

Cosa caratterizzava questi primi Trivium? Voce scream alternata a parti pulite, buona base delle chitarre e della sezione ritmica, e un eccellente sezione di batteria per mani e piedi dell’immenso Travis Smith, uno dei batteristi che più mi han fatto dire “porca paletta!”
Ma poi, e c’è un poi, i Trivium hanno fatto un virata secca e a mio giudizio infelice, criticata in effetti non solo da me ma da gran parte del pubblico. Lo scream ha lasciato posto a un semi-growl ( e ci potrebbe stare) e la voce pulita è diventata quella di… James Hetfield! Cristo, Matt Heafy ha sempre avuto una voce personale e onesta, anche apprezzabile, ma già da The Crusade si è trasformato in un fratello minore di Hetfield, e non credo sia un bene.
La cosa strana e che stona è proprio questa scelta, che ha fatto abbandonare un’identità per rivestire quella di una pseudo-cover band.

Trivium

Trivium nella formazione top

Esiste perfino una loro cover di Master of Puppett, rilasciata nell’edizione deluxe di Ascendancy. Mi chiedo, ma ce n’era proprio bisogno?
In conclusione ci sono due grossi rimpianti da parte mia per questa band che aveva delle ottime carte: la virata clone-band e l’abbandono di Travis Smith.


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