Il 24 luglio scorso su queste pagine avevo riferito la notizia di quanto fosse accaduto sull’isola lagunare in merito a una Tromba d’ara dal titolo “Tromba d’aria a Pellestrina una vera apocalisse” ecco alcuni risvolti della vicenda a distanza di mesi :
“Luca Ferrari Granviale – Venice, Lido & Islands Magazine
Il 23 luglio scorso una tromba d’aria si è abbattuta sull’isola lagunare provocando ingenti danni a numerosi edifici pubblici e privati e alle stesse attività economiche dell’isola. Dopo il tempestivo intervento di Vigili del Fuoco, Polizia Municipale e la Protezione Civile, la popolazione dell’Isola si è attivata per far fronte ai danni subiti. Il sindaco quindi ha presentato al Presidente della Regione Veneto e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta del riconoscimento dello “stato di calamità naturale”. I fondi però non sono ancora arrivati. Ritardo, o cos’altro?
“Tengo a precisare che ad oggi, dopo personali e accurate ricerche” ha dichiarato il consigliere comunale Alessandro Scarpa, autore di un’interrogazione comunale, “sembra che, in merito al riconoscimento dei danni materiali e relativo rimborso alla cittadinanza, il Dipartimento della Protezione Civile di Roma non risulti aver ricevuto alcuna richiesta né dal Comune di Venezia né dalla Regione Veneto. La cittadinanza di Pellestrina sta forse aspettando dei fondi che non arriveranno mai? Non posso credere si sia trattato di negligenza. È forse un errore voluto da qualcuno? E il sopralluogo del Sottosegretario Bertolaso quanto è costato ai cittadini? Elicottero, staff di collaboratori, spiegamento di uomini della protezione civile da tutto il Veneto. E ora? Tutto vanificato da un mero errore materiale?”. La realtà parla ancora di famiglie che hanno le case in condizioni di “non sicurezza”. I campi sportivi comunali e il Palazzetto dello sport di Portosecco necessitano interventi urgenti per la loro sistemazione. È necessario dunque che il Governo nazionale mantenga fede agli impegni assunti in loco dal Sottosegretario alla Protezione Civile, garantendo un intervento finanziario a totale copertura dei danni subiti dalla popolazione dell’isola, dagli edifici pubblici e privati e dalle stesse attività economiche, entro la fine del corrente anno.“Io c’ero il 26 luglio, giorno del sopralluogo con Guido Bertolaso, direttore del Dipartimento della Protezione Civile e Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia. Stupiti entrambi dagli ingenti danni della tromba d’aria. E ricordo bene quando Bertolaso rassicurava Orsoni dicendo che a fine ottobre, massimo novembre, sarebbero arrivati i rimborsi” concludeva Scarpa, “Spero vivamente, per tutti i cittadini che si sono rivolti a me chiedendomi aiuto, che qualcuno mi dica che ho sbagliato e che il risarcimento danni è imminente ed è solo un semplice ritardo. Sarebbe un magnifico regalo di Natale per tutta la comunità di Pellestrina che finalmente si sentirebbe supportata dalle Istituzioni, creando così un nuovo rapporto di vicinanza che la comunità di cui faccio parte ha da sempre desiderato”.
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