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Sarà che sto invecchiando, sarà che forse vedo troppi film e sono sempre più 'smaliziato' di fronte al grande schermo, ma comincio davvero a pensarla come Tommaso Labranca (vedasi la sua rubrica 'Collateral' sull'ultimo numero di FilmTV): il 3D è appena tornato nelle sale e già sta venendo a noia. Perchè non è il 3D che rende bello un film: al limite lo rende più spettacolare, visivamente più attraente, ma se la storia è noiosa non è che la 'terza dimensione' la renda meno noiosa, anzi... per certi versi ci si annoia ancora di più, frastornati da una valanga di effetti speciali che appesantiscono ulteriormente la visione. Il 3D dovrebbe essere come l'arbitro nel calcio: un arbitro è tanto più bravo quanto meno si fa notare nel corso della partita. Se l'arbitro diventa protagonista, allora vuol dire che qualcosa non va... nel cinema è la stessa cosa: se ci rendiamo conto che stiamo guardando un film e questo ci interessa solo perchè portiamo i famigerati 'occhialetti', certo non siamo ripagati da quello che ci passa davanti agli occhi.
Tutto questo per dire che Tron Legacy è una delusione enorme. Malgrado lo sfavillante 3D, la messinscena altamente hi-tec e le tutine attillatissime di Olivia Wilde: se il primo Tron, quello dell'82, era quantomeno creativo e per certi versi innovativo, pur nella sua palese ingenuità, questo inutile remake è veramente il trionfo della noia: è un film di notevole impatto visivo (eccimancherebbealtro!!!), ma assolutamente non sorretto da una sceneggiatura adeguata: le situazioni sono talmente scontate e ripetitive che sembra davvero di essere all'interno di un videogame, per non parlare dei dialoghi che, in certi momenti, sono addirittura agghiaccianti ("Com'è il sole" - "E' splendido e caldo".sic !!)
Tron Legacy si sviluppa per accumulo, gettando subito sul fuoco tutta la 'carne' che ha: siamo immediatamente subissati di effetti speciali ma ci si stanca quasi subito, perchè la storia non regge, i personaggi sono praticamente 'invisibili' per la loro pochezza e danno l'impressione di non sapere che cosa fare, un po' come l'Inter di Rafa Benitez: è inutile avere a disposizione grandi nomi e largo budget (si parla di 160 milioni di dollari spesi!) se poi non si hanno idee. Il film di Kosinski strizza l'occhio ora a Matrix, ora a Nirvana, perfino a 2001: Odissea nello spazio, senza avere idea su dove andare a parare.
Ma intanto i ragazzini in sala si divertono con gli occhialetti, si tirano i popcorn, scherzano con i cellulari... mi sa che sto invecchaindo davvero!
VOTO: * *
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