Tronzano ha detto sì all’Unione dei Comuni Lombarda “Prealpi”. Insieme per migliorare la qualità dei servizi

Creato il 15 gennaio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Il consiglio comunale di Tronzano Lago Maggiore ha approvato, ieri sera, l’adesione all’unione dei Comuni Lombarda “Prealpi”. Con otto voti a favori, un astenuto e due assenti giustificati alla votazione, il Comune ha approvato l’Atto costitutivo e lo Statuto dell’Unione tra i Comuni di Tronzano Lago Maggiore, Agra, Dumenza e Curiglia con Monteviasco. Questi ultimi quattro comuni andranno a votare l’approvazione all’Unione “Prealpi” nei prossimi giorni. Le realtà locali istituzionali che aderiranno ad aderire all’Unione manterranno le loro attuali autonomie politico-giuridiche.

Lo stemma del Comune di Tronzano Lago Maggiore (wikipedia.it)

L’approvazione dell’Unione dei Comuni Lombarda “Prealpi” da parte del comune di Tronzano Lago Maggiore. Con otto voti a favore e un astenuto (due gli assenti giustificati alla riunione) il Consiglio comunale di Tronzano Lago Maggiore ha approvato ieri sera l’Atto costitutivo e lo Statuto dell’Unione fra i Comuni di Tronzano L.M. Agra, Dumenza e Curiglia con Monteviasco. Questo è il primo passo verso la costituzione dell’Unione dei Comuni Lombarda “Prealpi”, che sarà deliberata entro il 30 giugno per produrre effetto a partire dal primo gennaio 2016.

Gli obiettivi dell’Unione Prealpi: migliorare la qualità dei servizi, ottimizzando le risorse umane, economico-finanziarie e strumentali. L’Unione Prealpi, coinvolge Comuni che appartengono alla stessa Comunità Montana Valli del Verbano e che hanno caratteristiche territoriali, ambientali e civili, abbastanza assimilabili. Ha principalmente lo scopo di migliorare la qualità dei servizi ottimizzando le risorse umane, economico-finanziarie e strumentali. I Comuni dell’Unione, non si fondano, non perdono la propria personalità amministrativa, non ci rimettono il proprio nome – Tronzano Lago Maggiore continuerà a chiamarsi così – avranno il proprio Consiglio comunale, le proprie scelte amministrative e i propri bilanci.

L’iter della creazione dell’Unione Prealpi: le parole del sindaco di Tronzano, Roberto Stangalini. “Ci siamo trovati – spiega il sindaco di Tronzano Lago Maggiore, Roberto Stangalini – a dover affrontare quello che la legge statale impone, cioè di assemblare, entro il 31 dicembre 2014, undici funzioni fondamentali tra i Comuni con un numero di abitanti inferiori ai 5 mila e tra quelli montani con abitanti inferiori a 3 mila. Tra queste funzioni sono comprese la gestione della Polizia municipale, dell’amministrazione, dell’urbanistica, dell’edilizia, della scuola e dei trasporti. Da quando è nato il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, Tronzano è stato separato dal resto della provincia e la situazione geografica del nostro paese è cambiata. Per questa ragione gestire le funzioni indicate diventa difficile e così, per sopperire a questa condizione di stallo, abbiamo deciso di guardarci attorno. Fortunatamente la regione Lombardia ci ha concesso una deroga e noi amministratori di Tronzano, Dumenza, Agra e Curiglia con Monteviasco abbiamo iniziato ad incontrarci per risolvere i problemi in comune. Sono state diverse le riunioni che abbiamo effettuato con esperti, tecnici, ingegneri ed anche un sindaco brianzolo, che ha già avviato una simile esperienza tra Lecco e Milano. Così, in questi giorni, tutte le amministrazioni locali che hanno aderito a questa possibilità voteranno nei loro consigli per approvare l’Unione Prealpi. I termini dell’Unione scadranno a giugno e saremo i primi a creare una simile realtà nella Provincia di Varese, a partire dal primo gennaio 2016. Questa accelerazione da parte nostra dimostra quanto sia importante per noi l’Unione: potremmo aderire anche a bandi per avere facilitazioni sia in campo economico che in campo amministrativo. La sede sarà a Dumenza, il paese dei quattro con più abitanti. Personalmente mi trovo ad essere entusiasta per un progetto così importante per Tronzano e spero saremo un esempio da seguire per tanti altri Comuni nelle stesse nostre condizioni.”


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