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Troppi i casi di tumori nel cane e nel gatto

Da Alexprota

TROPPI I CASI DI TUMORI NEL CANE E NEL GATTO  Sempre piu’ i casi di Tumore  nel Cane e nel Gatto ,una vera epidemia grazie ud una serie di comportamenti sbagliati nella gestione dei nostri amici a quattro zampe :
Alimentazione :eccesso di carboidrati ,additivi ,aflattossine,tossine batteriche, ecc

Antiparassitari:accumulo nel tempo di sostanze potenzialmente tossiche

Vaccinazioni :eccesso di vaccinazioni

Farmaci :eccesso di farmaci (antibiotici, antinfiammatori ecc )con squilibrio della linea TH1-TH2

CHEMIOTERAPIA VETERINARIA PRO E CONTRO PARTE 1

CHEMIOTERAPIA VETERINARIA PRO E CONTRO PARTE 2

CHEMIOTERAPIA VETERINARIA PRO E CONTRO PARTE 3
 
. La Chemioterapia riduce le masse tumorali di dimensione(spesso grazie all’azione momentanea antinfiammatoria di fans e cortisone), ma distrugge completamente il midollo e le difese immunitarie dell'organismo, col risultato che quest' ultimo rimarrà debilitato ed esposto ad ammalarsi di nuovo per anni o anche per il resto della vita . IN MOLTI CASI IL TUMORE RITORNA PIU' VIOLENTO DI PRIMA !!!
La Chemioterapia guarisce i tumori dei testicoli e ha discreti risultati nella terapia delle leucemie e dei linfomi,nel resto dei tumori i risultati sono abbastanza deludenti.

Per aggredire un tumore bisogna combattere l’acidita’ tessutale del tessuto tumorale per favorire l’azione degli enzimi proteolitici che hanno il compito di eliminare le cellule morte e regolare la crescita cellulare,si deve sostenere il sistema immunitario per difendere e aggredire il tumore ,antiossidanti per sostenere le cellule sane e quelle deputate alla difesa,alcalinizzare il tessuto tumorale con infiltrazioni di bicarbonato di sodio loc. li dove e’possibile
La chemioterapia usata da decenni per combattere il cancro in realtà può stimolare, nelle cellule sane circostanti, la secrezione di una proteina che sostiene la crescita e rende 'immune' il tumore a ulteriori trattamenti.
La scoperta, "del tutto inattesa", è stata pubblicata sulla rivista "Nature" ed è frutto di uno studio statunitense sulle cellule del cancro alla prostata tesa ad accertare come mai queste ultime siano così difficili da eliminare nel corpo umano mentre sono estremamente facili da uccidere in laboratorio.
Sono stati analizzati gli effetti di un tipo di chemioterapia su tessuti raccolti da pazienti affetti da tumore alla prostata.
Sono state scoperte "evidenti danni nel Dna" nelle cellule sane intorno all'area colpita dal cancro.
Queste ultime producevano quantità maggiori della proteina WNT16B che favorisce la sopravvivenza delle cellule tumorali.
La scoperta che "l'aumento della WNT16B...interagisce con le vicine cellule tumorali facendole crescere, propagare e, più importante di tutto, resistere ai successivi trattamenti anti-tumorali...era del tutto inattesa", ha spiegato il co-autore della ricerca Peter Nelson del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle nello stato di Washington.
La novità conferma tra l'altro un elemento noto da tempi tra gli oncologi: i tumori rispondono bene alle prime chemio salvo poi ricrescere rapidamente e sviluppando una resistenza maggiore ad ulteriori trattamenti chemioterapici.
Drawing reproduced from The Stehlin Foundation for Cancer Research September 2003 newsletter.
La scoperta delle proprietà antiangiogenica dei farmaci antitumorali ha portato a sviluppare un nuovo approccio terapeutico: la Chemioterapia Metronomica che comporta la somministrazione di chemioterapia a basse dosi con frequenza anche quotidiana
Questa terapia impedisce la crescita o distruggere i vasi sanguigni del tumore e inibisce la crescita tumorale e può causare la distruzione del tumore. Inoltre, quest’approccio basato sull'impiego di basse dosi di chemioterapici può ridurre gli effetti collaterali di questa (tossicità del midollo osseo, vomito e la tossicità su altri organi,mucositi,ecc).

La Medicina Integrata Veterinaria si occupa di sostenere il paziente oncologico attraverso il potenziamento e la modulazione del sistema immunitario ,promuovendo l’apoptosi cellulare e la riduzione dell’angiogenesi ,portando il tumore in uno stato latente (cronico ),che (in alcuni casi) con il tempo puo’ essere riassorbito e distrutto dalle cellule infiammatorie .
TROPPI I CASI DI TUMORI NEL CANE E NEL GATTODott Alessandro ProtaVeterinario Naturopata consulenze on line 3393201159

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