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“Troppo non è mai abbastanza”, il “ritorno” in Italia di Ulli Lust

Creato il 21 giugno 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

 

gestisce il sito electrocomics.com, una piattaforma digitale gratuita per autori e lettori di fumetto, ma è anche autrice di una serie di raccolte brevi dallo stile asciutto e ironico, come Fashionvictims, Airpussy e Alltagspionage, la maggior parte legate alla frizzante quotidianità della vita berlinese, e di cui abbiamo già parlato nell’intervista in occasione del Bilbolbul 2013.

 

Tornata in Italia per un “secondo viaggio” a presentare la sua ultima opera, Troppo non è mai abbastanza (in lingua originale Heute ist der letzte Tag vom Rest deines Lebens, “oggi è l’ultimo giorno del resto della tua vita”), Ulli dimostra però di saper gestire con disinvoltura anche la complessità narrativa dei ritmi legati ad un’opera ben più estesa: un graphic novel autobiografico di più di 400 pagine, la cui trama ripercorre il folle sogno di due giovani punk.

 

Inizia così un Bildungsroman il cui processo di maturazione nasce nelle pagine del fumetto, ma, senza concludersi con esse, si spinge sino alla contemporaneità quando, matita alla mano, Ulli sceglie di tornare indietro raffigurando le tappe di un percorso iniziato più di vent’anni fa.
Le immagini incontrano le parole con un’intensità ed un equilibrio che fanno di Troppo non è mai abbastanza l’effettiva realizzazione di un riuscitissimo graphic novel, in cui il disegno si unisce alla narrazione, arricchendo e talvolta subentrando alla parola scritta.

I ricordi dell’autrice, fissati come fotografie nella sua memoria, si proiettano sulle tavole seguendo le vibrazioni dei pensieri della giovane protagonista: il tratto, naiv e spensierato mentre la ragazza passeggia per le strade di Roma, non esita però a contorcersi su se stesso o addirittura a dileguarsi dalla pagina, assieme alle parole, là dove solo il silenzio può incarnare il dramma della violenza subita. 

La schiettezza del segno di Ulli racchiude in sé tutta l’espressività necessaria per trasmettere al lettore gli sbalzi umorali di un’esperienza ai confini della società: vivendo sulla strada, dormendo nei parchi con senzatetto e artisti, conoscendo la droga e la criminalità organizzata, le ragazze si fanno spettatrici, talvolta anche attrici, di tutte le contraddittorie spinte gioiose e autodistruttive che popolavano gli anni ’80.

Se nelle sue interviste Ulli si definisce “una testimone della vita quotidiana”, di tutte quelle tensioni e armonie che colorano il ritratto di ogni giorno, anche nel suo graphic novel l’autrice non tradisce questo proposito, lasciando che i temi trattati, la mafia, la droga, la prostituzione e lo stupro, fluiscano senza alcuna censura, come diapositive direttamente proiettate dalla realtà al disegno.

È proprio la raffigurazione dei momenti peggiori, come dice lei stessa, ad offrirle lo spunto artistico più 

alto: in quelle tavole in cui il sogno di libertà si scontra contro il duro scoglio della vita vera, il tratto realista di Ulli raggiunge l’apice espressivo.

La maturità dell’artista si incontra allora con quella della donna che, forte della distanza che nel ricordo dona consapevolezza, si può permettere di guardare indietro sorridendo di sé: il viaggio di Troppo non è mai abbastanza è un sentiero nella sua vita e nella sua arte, che corre dal passato al presente, verso il futuro.

Abbiamo parlato di:
Troppo non è mai abbastanza
Ulli Lust
Coconino, febbraio 2013
464 pagine, brossurato, bicromia – 29,00€
ISBN: 9788876182174

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