Trucioli di… neve: Temperamente consiglia

Brrrrr, che freddo! Ci sono posti in cui la neve ha allargato il suo abbraccio, fino a scivolare e sciogliersi sulla pagina di un libro. Per questo Temperamente propone trucioli di… neve!

Siamo nell’inverno del 1942, sul fiume Don. Obiettivo: controllare il nemico russo. La fredda steppa, il desiderio di mollare tutto, la neve che ostacola il cammino sono tentazioni che si insinuano nell’animo del sergente, ma il coraggio e la perseveranza faranno da sostegno alle situazioni più difficoltose.
Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve – Ritorno sul Don, Einaudi, 2008, pp. 139, 9,50 euro

Silone è ancora poco conosciuto. Eppure, questo è uno dei suoi romanzi migliori. Pietro Spina è rifugiato in una stalla e lì, finalmente, scopre il senso della vita, della terra, proprio in un seme sotto la neve. La sua esistenza prenderà una piega diversa che scaturisce da un’improvvisa consapevolezza.
Ignazio Silone, Il seme sotto la neve, Mondadori, 2011, pp. 429, 10 euro

Il libro sulla neve per antonomasia. Freddo polare, artico nord europa. Il libro che ha fatto scoprire a tutti quella cosa che tutti sanno sui paesi del nord (ossia, che hanno un numero non meglio precisato di parole per esprimere il concetto di ‘neve’). Un giallo nascosto sotto una coltre di neve in un romanzo che parla di razzismo, solitudine, indifferenza sociale. Un best seller con tanto di trasposizione cinematografica. Assolutamente imperdibile.
Peter Hǿeg, Il senso di Smilla per la neve, Mondadori, 1996, 9,50 euro
Non poteva mancare, in questo caso. La neve la si ama o la si odia. Così, allo stesso modo, Neve di Maxence Fermine. Un libro piccolissimo, bianchissimo, purissimo, come un fiocco di neve. L’amore è il tema del dominante del romanzo. Dapprima quello per la poesia, poi quello per una donna. E sempre, quello per la neve. Perché la neve è “poesia che arriva dalle labbra del cielo, dalla mano di Dio”. Primo romanzo del francese Maxence Fermine, sconsigliato a chi detesta ciò che è vagamente new age.
Maxence Fermine, Neve, Bompiani, 1999, 10,50 euro
Oslo è buia, ma bianca. Birte Becker, tornata a casa, nota un pupazzo di neve che sembra scrutarla. Di lei non si avranno più tracce alcune ore dopo, se non quel pupazzo di neve avvolto nella sciarpa della donna. Man mano che le indagini si infittiscono, si scoprono somiglianze con altre sparizioni avvenute a Oslo negli ultimi vent’anni. Cosa nasconderà la neve?
Jo Nesbᴓ, L’uomo di neve, Piemme, 2012, pp. 529, 14 euro
Dostoevskij scriveva: “Siamo usciti tutti dal cappotto di Gogol”, facendo rientrare in quel “tutti” la sua generazione di intellettuali e scrittori. L’indimenticabile racconto di Nikolaj Vasil’evič Gogol è ambientato in una Russia fredda e nevosa, in cui il protagonista, Akakij Akakievič, umile burocrate, decide di iniziare a risparmiare al fine di poter comprare un cappotto nuovo, bellissimo, per il quale nascerà una sorta di ossessione. Ottenuto finalmente il rispetto dai suoi colleghi soltanto grazie al nuovo indumento, Akakij sarà derubato dello stesso, cadendo in una triste morte che però non lo cancellerà del tutto dalla faccia della terra. Colmo di denuncia e implicazioni sociali, “Il cappotto” è un racconto da leggere e ricordare assolutamente.
Nikolaj Vasil’evič Gogol, Il cappotto, BUR, pp. 125, 5 euro
La neve impedisce qualsiasi contatto esterno a dottori e pazienti rinchiusi in una clinica psichiatra. Ci troviamo a Berlino e in questo luogo totalmente isolato il Ladro di anime inizia a mietere le sue vittime, le quali, imprigionate nel loro corpo, possono salvarsi solo con la risoluzione di indovinelli. Recensione su Temperamente.
Sebastian Fitzek, Il ladro di anime, Elliot Editore, pp. 320, 17,50 euro

A cura di Susanna De candia, Glenda Gurrado, Simona Leo e Azzurra Scattarella