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La trama (con parole mie): Sookie, perduta nel mondo delle fate senza sapere che nella realtà dei mortali è trascorso un anno, torna a Bon Temps scoprendo che molte cose sono cambiate, nella sua cittadina.
Bill è ufficialmente il re dei vampiri della Louisiana, Eric ha acquistato la casa della giovane telepate e pare sempre più convinto a conquistarne il cuore, suo fratello Jason è diventato un vice sceriffo e l'amica di una vita Tara vaga di città in città celandosi dietro una falsa identità.
Il tutto condito dalle consuete stranezze in sensuale salsa southern cui la serie di Alan Ball ci ha abituati, senza contare la minaccia incombente di una congrega di wiccan guidata dallo spirito di una strega morta secoli prima per volere dei vampiri accecata dalla furia e dal desiderio di vendetta.
Sono davvero poche le serie tv in grado di mantenere quasi inalterata la loro qualità con il passare degli anni e delle stagioni, continuando in qualche modo a reinventarsi e tornando puntualmente a sedurre gli spettatori ad ogni nuova premiere, o season finale: senza dubbio, una delle realtà più consolidate degli ultimi anni in questo senso è stata True blood.
Figlia del talentuoso autore di Six feet under - altra serie Capolavoro - e tratta dai romanzi di Charlene Harris - a detta di Julez, decisamente meno incisivi della serie, ed io le credo senza riserve -, fin dalla prima annata questa serie è stata una delle mie personali favorite ad ogni stagione televisiva, fornendo un'alternativa validissima ai miei due cult personali Lost e Dexter e confermandosi quest'anno accanto a Misfits e Game of thrones come uno dei prodotti qualitativamente più importanti del piccolo schermo.
Certo, replicare un grande passaggio come quello dello scorso anno non era facile, e per certi versi la vicenda di Russell Edgington resta la migliore mai mostrata sugli schermi di Bon Temps, eppure, eliminato il superfluo - il mondo delle fate e la sottotrama delle reiette pantere mannare -, Sookie e soci regalano al loro pubblico anche in questo loro quarto passaggio in tv emozioni a profusione, spargimenti di sangue, sesso come se piovesse, nuovi intrighi ed un crescendo conclusivo che sfocia in un'ultima puntata a dir poco clamorosa, che apre nuovi, affascinanti scenari per il prossimo anno e, come al solito, lascia con il fiato sospeso ed ansiosi di scoprire cosa riserverà la prossima estate in questa southern realtà venata di sangue denso e corposo.
Se, da un lato, perdono un pò di mordente Jason - mio idolo sin dall'esordio - e la parte "umana" della piccola città della Louisiana, dall'altro scopriamo il lato più politico di Bill, un Eric assolutamente inedito - secondo favorito fordiano -, il meglio della coppia Lafayette/Jesus - Nelsan Ellis da applausi dalla prima all'ultima puntata - e tutto il fascino di Jessica, nata come un personaggio praticamente di contorno e divenuta progressivamente sempre più importante nell'economia della serie intera - un pò come fu per lo stesso Eric/Alexander Skarsgard -: certo, con un parterre di personaggi come quello che offre la creatura di Ball ce n'è davvero per tutti i gusti - la stessa Julez resta in trepidante attesa di ogni nuova apparizione di Alcide/Joe Manganiello -, e anche le vicende secondarie come la possessione del figlio di Arlene e Terry ed il rapporto tra Sam e suo fratello minore paiono assumere un'importanza quasi pari alla storyline principale, grazie ad un sempre attento approfondimento da parte degli sceneggiatori, che seppur non impeccabili dal punto di vista più realistico del lavoro - ma sarà mai possibile che, dopo la trama quasi thriller della prima stagione, nessuno si preoccupi più di tutti i morti seminati per le strade di Bon Temps!? - continuano a realizzare ottime cose riguardo la caratterizzazione di tutti i protagonisti.
Inutile sottolineare, dunque, che a suon di sudore, corpi che si affrontano e sfiorano, alcool, fuoco, passione, morte e sesso, il prossimo giugno saremo ancora lì, nel cuore del profondo Sud, con le zanne ben in vista pronte ad addentare il primo boccone di questo succulento pasto notturno.
MrFord
"Bite hard well it's a broken smile,
breaking their hearts
and breaking their minds
bite hard, well its a five ol' five?
Your engine's alive and we ride together
bite hard."
Franz Ferdinand - "Bite hard" -
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