Una condanna che può fare da apripista a molte altre. I colossi del farmaco Roche e Novartis sono stati condannati dall’Antitrust a pagare oltre 180 milioni complessivi di multa. L’accusa è di avere creato un cartello a sostegno del farmaco Lucentis contro la maculopatia, a scapito del più economico Avastin. Tutto venuto fuori a seguito di una causa a cui è seguita anche un’inchiesta partita dalla Società Italiana di Oftalmologia.
In pratica si è dimostrato che le due case farmaceutiche hanno condizionato le vendite dei prodotti destinati alla cura della vista. I due gruppi si sono accordati illecitamente per ostacolare la diffusione dell’uso di un farmaco molto economico, Avastin, a vantaggio di un prodotto molto più costoso, Lucentis, differenziando artificiosamente i due prodotti. Poiché il primo medicinale costa circa 40 euro a fiala contro i 1700 euro iniziali della seconda cura, poi scesi a 1200 in Italia, si è calcolato che il nostro Sistema Sanitario Nazionale abbia affrontato costi aggiuntivi che vengono stimati in oltre 45 milioni di euro nel solo 2012, con possibili maggiori costi futuri fino a oltre 600 milioni di euro l’anno. Per spingere sul mercato il farmaco più caro a scapito del più economico come ha dimostrato l’indagine realizzata in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, la Roche ha richiesto e ottenuto nel 2012 di modificare il bugiardino dell’Aventis, specificando che si tratta di un prodotto più pericoloso del nuovo farmaco, condizionando così le scelte di medici e servizi sanitari.
Cosa che, secondo il provvedimento dell’Autorità garante della concorrenza, ha una sua spiegazione economica nei rapporti tra i gruppi Roche e Novartis: Roche ha interesse ad aumentare le vendite di Lucentis perché attraverso la sua controllata Genentech che ha sviluppato entrambi i farmaci ottiene su di esse rilevanti royalties da Novartis. Quest’ultima oltre a guadagnare dall’incremento delle vendite di Lucentis, detiene una rilevante partecipazione in Roche, superiore al 30 per cento. Sulla vicenda che ha portato l’Antitrust a sanzionare Roche e Novartis è in corso anche un’inchiesta penale aperta a Torino già dal 2012. L’ipotesi di reato è truffa in danno del sistema sanitario nazionale e l’indagine è al momento contro ignoti. A condurla è il procuratore Raffaele Guariniello, dopo un esposto che era stato presentato dalla Società oftalmologica italiana.