Truppe NATO in esercitazione per combattere la Russia
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E’ partito oggi una grande esercitazione della NATO, che vede protagonisti una parte dei quattro mila soldati forniti dai vari Paesi per creare un esercito contro la Russai di Vladimir Putin. Inizialmente, la decisione della NATO di formare un’azione militare contro la Russia era solamente una minaccia per impedire a Putin di oltrepassare il limite, ma ora la situazione è cambiata, e si fa sempre più probabile un intervento europeo e non solo contro la Federazione.
Tra i soldati partiti per l’esercitazione, ce ne sono anche di italiani, in quanto è stata presa la decisione di contribuire alla causa con un aiuto militare. Oltre a questo, l’Unione Europea venerdì si incontrerà in Galles per decidere le nuove sanzioni da infliggere alla Russia, concludendo così anche la collaborazione strategica ed economica che da anni contribuiva a portare delle entrate non indifferenti, a scapito soprattutto di quei Paesi che intrattenevano importati scambi internazionali.
L’operazione, chiamata Steadfast Javelin II, vede impegnati i soldati di nove Paesi, e si svolge in Germania, Estonia, Lituania, Lettonia e Polonia. Lo scopo è anche quello di mostrare l’impegno del mondo verso al questione ucraina, assicurando ai Paesi vicini alla Russia, in particolare a quelli Baltici, che la NATO interverrà tempestivamente qualora ce ne fosse bisogno. Naturalmente, un intervento militare è l’ultimo opzione che il mondo intero vorrebbe avviare nei confronti della Russia, ma la situazione non lascia sperare che il tutto si concluda senza ulteriori scontri, si spera solo a livello diplomatico.
di Alessandro Bovo
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