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Tsukamoto Shin'ya all'Asian Film Festival

Creato il 15 aprile 2012 da Makoto @makotoster

Speciale Tsukamoto Shinya
Tsukamoto Shin'ya all'Asian Film FestivalIl regista Tsukamoto Shin'ya è statoospite dell’ultima edizione dell’Asian Film Festival di Reggio Emilia, che gliha dedicato una retrospettiva comprendente ben dodici dei suoi film (vedi il nostro Speciale, comprendente tutte le schede critiche). Gli èstato anche consegnato un premio alla carriera. Il 18 marzo ha partecipato adun incontro durante il quale ha risposto alle domande sia del pubblico che deigiornalisti presenti.Eccone alcuni spunti.
Tsukamoto Shin'ya all'Asian Film FestivalI suoi film, da un certo momento in poi, si concentrano maggiormentesulle figure femminili, fino ad arrivare a Kotoko, nel quale arriva a trattare il tema dellamaternità.Si tratta di un percorsoarticolato nel tempo. Per sintetizzarlo al massimo posso dire che mi sonotrovato ad un certo punto della mia vita ad accudire per sette anni mia madreammalata, e allo stesso tempo mia moglie stava crescendo mio figlio. Questi dueaspetti, della vita della donna, mi hanno fatto riflettere.
Nei suoi film sono presenti momenti di danza, spesso poco notati daicritici… Si, anche questo è un modoper mettere in evidenza il corpo femminile, avvolto in abiti leggeri, e che ilmovimento fa risaltare.
Quanto è invece importante la musica?Io “nasco” come pittore.Quindi per me è naturale creare delle immagini e senza dubbio è la musica cheriesce a renderle vive. A proposito di pittura eanimazione, mi piacerebbe in futuro poter realizzare un film animato, magaricon le nuove tecniche digitali, di argomento erotico.
Quali sono i registi occidentali che l’hanno influenzata?Per fare solo qualcheesempio, direi Fellini, con il suo Amarcorde sicuramente Dario Argento. C’è una scena in Tenebre, in cui si vede un braccio tagliato e allungato, moltobella.
…e orientali?Edward Yang per esempio.
Tsukamoto Shin'ya all'Asian Film FestivalLei ha iniziato la sua carriera di regista sperimentando in 8mm…Si, è stata un’esperienzafondamentale perché mi ha fatto capire quanto sia importante riuscire a fare“tutto” da solo, lo faccio ancora adesso.
Spesso affronta il tema dell’uomo inserito nella società che locirconda.Non è normalmente un temaspecifico che ho in mente quando inizio a girare, ma è inevitabile… Io vivo aTokyo, dove tutto è tecnologia spinta. Per sopravvivere in un posto del generebisognerebbe veramente essere come Tetsuo! E a proposito di Tetsuo, è un film della fine degli anniOttanta, venivamo dal movimento cyberpunk, ma non solo, era anche il momento dimaggior cementificazione delle città e io volevo che nel mio film vi fosse ilriflesso anche di questo. [a cura di Claudia Bertolè]
Tsukamoto Shin'ya all'Asian Film Festival

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