Vedo un’ombra alta, snella, che ondeggia leggera. Mi volto.
Era un pino secco.
Sento un profumo forte, che stordisce ma cattura. Mi volto.
Era lo spurgo.
Ascolto una canzone con i segni del tempo, anni ’60, da fiori e balera. Mi volto.
Era l’ auto di un tizio. Che è già andato via.
Oggi mi chiudo in casa e attacco calamite al frigorifero.
[da Vinci anche tu un Pesce d’Aprile]