Un giallo di corpi, salsa, energie, cartomanzia alchemica, orishas, sesso, feste cubane, lavori di merda, rimpianti e prospettive improbabili ma non per questo meno sognabili o raggiungibili..
Bologna e il suo interland, con nebbie, locali e notti che non finiscono mai sembra una terra dura.. e forse lo è, d’altronde sono così lontana dalle albe sudate e stanche al termine di una pista da ballo che magari mi sfugge l’ovvio..
Chissà.. in ogni caso non mi è sfuggita la maestria nello scegliere le definizioni.. Chi avrebbe mai pensato che La Guerrera potesse riassumere la salsa in una cannuccia..
Elisa, mi scioglie un nodo?
Dica
Lei bazzica in questo ambiente che in gran parte disprezza. Ma ama visceralmente questa musica. Perché frequenta questa gente?
Basilica, gliel’ho detto: ci sono mele marce ma anche mele buone. Qui, come nel resto del mondo.
Cos’è la salsa, per lei?
Cazzo, Basilica, pensa lei. Sempre con queste domande impegnative. Cos’è la salsa…
E parte un flusso di coscienza che va e viene dal presente al passato, dai tamburi alle lacrime e al sudore, forme diverse di traspirazione dell’anima e si ferma a volte su un amore cantato passando per il rum invecchiato..
Un anejo o mojito, e, sopra a tutto questo una cannuccia. La sua salsa è una cannuccia. Risucchia tutto e lo getta nell’oblio. Il male, la meschinità, l’ipocrisia. Una boccata d’aria, La Guerrera socchiude la boccuccia sempre dipinta e si rimette a bere. Di nuovo, risucchia. In un vortice, sono gli anni passati, l’ultimo chicco di sesamo caduto a terra quel giorno davanti all’impiccata, l’ultima paura di una bambina, l’ultima bara che ha visto chiudersi.
La sua salsa è una boccata d’aria che passa per una cannuccia.. Strana creatura La Guerrera.. Ma non vi dirò di più perché val la pena conoscerla un poco alla volta, pagina per pagina, anche attraverso il suo rapporto con Catalina, l’amica con cui divide la casa e le notti di danza..
Nell’ascoltare e nel parlare Catalina ha il potere di fluidificare al mittente il carico di dispiacere. Questioni energetiche, questa almeno è la sua spiegazione alchemica. La Guerrera pensa semplicemente che Catalina sia una grande persona con una straordinaria capacità di rapportarsi agli eventi.
A fare l’indagine è l’ispettore Basilica, ma senza l’energica cartomanzia di Catalina e senza il lavoro di giornalista della Guerrera, che nella quotidianità anagrafica altri non è che Elisa, parte di questa storia probabilmente sarebbe sfuggita, perché destreggiarsi nel mondo della sànteria, non è mica facile.. In ogni caso, tra le perle di saggezza dantesca, troviamo anche spiegazioni razionali alla mancanza di fede..
Anche non credere in niente è una religione. Almeno così ha scritto Pavese.
E per non farci mancare niente, abbiamo anche la capoeira, arte e danza che può salvarti la vita se la balli al momento giusto..
Lascio cadere a terra la borsetta, mi metto in jinga e lo fisso là dove lui è sfuggente, nelle palle degli occhi saettanti. Torinelli cambia espressione, è confuso. Non ha la minima idea del fatto che secoli fa sia nata in Brasile una danza marziale chiamata capoeira. I pochi strumenti a sua disposizione sono la vista, la maldicenza e l’ignoranza mastodontica del preconcetto.
Così a una prima occhiata, il tutto pare interessante, no?! Io l’ho letto con gusto, ma aspetto commenti, per sapere che ne pensate voi.
¡Tú la pagarás!
Marilù Oliva
275 pagine
Elliot 2010