Una petizione per non votare più i soliti vecchi nomi della politica. La lancia Stefano Pedica, senatore Idv, che ha stilato la classifica dei cento parlamentari con maggiore anzianità di servizio. In testa alla Camera con 38 anni di permanenza è Giorgio La Malfa, ex ministro negli anni ’80, tra i leader del Pri, di cui suo padre Ugo è stato uno storico dirigente. Al quarto posto due “big” della scena politica nazionale: il presidente della Camera Gianfranco Fini (Fli) e il leader Udc Pier Ferdinando Casini, entrambi con 29 anni e 32 giorni. (da Corriere.it)
La Giuve aspetta il top player, Tuttosport ne titola uno al giorno e porta sfiga, Gianfranco Fini si affida a Repubblica per annunciare una querela a Belpietro, che sarebbe pagato lautamente (a Fini, invece, arrivano granite alla menta a fine mese) per gettare fango, Belpietro controquerelerà, gli italiani scoprono che Cancellieri è un ministro e non la mia professoressa di disegno, c’è grossa crisi ma paghiamo ancora in euro, l’evasione fiscale è viva e vegeta (pure Monti se n’è accorto), l’Irpef è al troppo%.
Un agosto come tanti altri, novità zero, quelli dell’Unità che titolavano come fosse oggi a me fanno seriamente paura, ma sono i prossimi mesi che spaventano di più. Senza il top player non potrò nemmeno sognare che accada l’impossibile: quei cento là, almeno quei cento là, a casa.