Magazine Talenti
A."Come sta la mia scrittrice preferita? Sono a Milano in redazione ...ma sono sicuro che andrai alla grande...
Io "Grazie sono tesa..non te lo nascondo"
A. "Ma, tesoro, altrimenti non saresti la sensibile Diva che sei... a parte questo...raccontami d'amore che mi risollevi sempre l'umore ...dopo la presentazione andrai a festeggiare?"
Io "Con degli amici"
A."Uff, misteriosa che sei...dimmi di più. Non c'è un maschio in particolare che ti canta You are wonderful tonight?"
Rido.
A."Reddie, non sono mica sprovveduto come quegli etero che frequenti...io la musica che ti piace la ricordo bene, sai? Cha, dai! Dimmi di più delle tue notti romane...mica dormiranno come i milanesi lì, o noooo?"
Io"..Qui regna l'anarchia sentimentale, in compenso ho un rossetto da urlo e un look sensazionale..tubino nero e cinta."
A."Reddie, sei la mia divina...borsa?"
Io."La Miu Miu"
A."Rinuncerei ad un'intervista a Britney Spears per quel bauletto...Sdraiali, senza pietà!"
Sono le 18.00, parcheggio a Via Principessa Clotilde di fronte ad un un'insegna che mi ammicca spudoratamente con un seducente, ma irragiungibile "vendesi". Tolgo le ballerine, che uso per guidare, e indosso le mie "scarpe da paura", ovvero quei sandali favolosi che noi ragazze tiriamo fuori in due occasioni: per una serata con lui o per lasciare senza fiato 50 sconosciuti che stanno per ascoltarti. E, avrete capito dalle foto, siamo nelle seconda calda situazione (la prima l'avrei definita bollente). Afosa, sì e pure parecchio; Roma è lattiginosa: infuocata dal caldo dell'estate che oggi -di diritto- ha invaso la mia amata città. Io ci ho messo solo tre misere ore tra scrub, manicure e parrucchiere per prepararmi, ma quando esco dalla smart il risultato è uno: sembro uscita dalla doccia. Beh, poco male, mi ripeto sentendo il tubino bagnato dietro la schiena, l'importante è che i capelli siano a posto. Con incedere deciso, attraverso Piazza del Popolo, passo davanti a Canova tra turisti sfiancati che guardando i sandali da frate delle teutoniche mogli stanno pensando: (va letta con accento tedesco) "però cveste donne italiane così eleganti alle sei di un cocente pomericcio" .
Intanto, io, imperterrita supero persino uno stuolo di emo sdraitai sulle scalinate di Piazza del Popolo; mi seguono con lo sguardo solidale: come me hanno indossato il totale nero in un a botta di autoaffermazione stilistica riassunta in un "ma non sarà certo un po' di sole a fermarci". Ed eccoli qui, anzi eccoci -in mezzo a tante donne chic in lino beige spiaggia di Dubai- tutti vestiti di nero, a costo di attirare ogni raggio di sole deciso a baciare la città. Arrivo con passo deciso e svelto, sfidando ogni sanpietrino che mi separa dalla destinazione: libreria Feltrinellli a Via del Babuino. Credetemi, non c'è luogo migliore di una libreria con aria condizionata per sentirsi di nuovo idratate sia nel corpo sia nella mente. Presenterò il libro di una donna solare e forte, L'Uva nel bicchiere, frizzante guida al vino scritta da Teresa Severini: prima donna enologa in Italia, e vi ho detto tutto. A chiedermi di presentare è stata la sua casa editrice, Gribaudo. Ed avere la stima -oltre che della mia favolosa Avagliano- anche di una casa editrice del gruppo Feltrinelli a me suona come avere una stella nella Hollywood Walk of Fame! Ovviamente l'adrenalina del senso di responsabilità di chi fa le cose solo con amore è alle stelle. E quando entro nella sala tutto è pronto: microfoni, sorrisi e la solarità dell'autrice. Le nostre parole d'ordine saranno: girlpower e ...divertiamoci! Siamo femmine forti che sfoderano sempre il sorriso e la grinta contro qualsiasi ostacolo che osa frapporsi tra noi e il nostro obiettivo!
Sì. Okay, solo che appena prendo il microfono in mano, dimentico tutto quello che avevo preparato. Va tutto bene, stai calma. Trenta secondi di sola calma. Fai un respiro o soffocherai dentro la tua cinta Dolce e Gabbana. Ti sei preparata e, se l'editore Gribaudo ti ha scelta, i numeri ce li hai. Ricordati cosa hai imparato dalle presentazioni del tuo libro e cosa qualcuno ti ha detto in quelle occasioni. Dai che te lo ricordi, concentrati. E' vero questi sconosciuti stanno aspettando te. Respira ancora. Vai, però. Adesso, vai. E allora improvviso e le parole vengono fuori come in un pezzo jazz, come un'armonica improvvisazione: con la giusta intonazione, senza esitazioni e il sorriso nel cuore che irradia anche il volto. Mi stupisco della mia calma,sembro quasi un incrocio tra Jennifer Lopez e Gabriele Salvatore nelle interviste, li avete visto no? In stato di grazia. A proprio agio e sorridenti. E ringrazio il destino perchè mettersi alla prova serve sempre per scoprire delle qualità nascoste che pensavo di non avere; una fra tutte: la tranquillità di riuscire a parlare davanti a tante persone. Tutte in religioso silenzio, aspettano le tue parole mentre tu ti accorgi che 10 minuti sono lunghi come una vita quando gli altri pendono dalle tue labbra, dalla tua frase che non sai come finirà...e quando li vedi sorridere, non vedi l'ora di partire per un'altra avventura ben più grande! Alla fine, mi sento anche concludere con la frase di Baudelaire citata dall'autrice nel libro "chi beve solo acqua, nasconde un segreto"!
Signora del pubblico: "Complimenti lei è così a suo agio, che bello una giovane scrittrice così disinvolta, sa...non si offenda ma di solito siete dei timidoni, introversi un po' Leopardiani..."
Io: "E' che mi viene così naturale..."
Sì, naturale...ma che davero? Un po' come camminare sui tacchi sotto il sole, le nostre risorse naturali quando amiamo quello che facciamo si allungano creando un'alchimia di frequenze nuove e un piccolo senso di quotidiana rinascita.
Daria Bignardi, sono pronta per un'intervista barbarica!
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