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La trama (con parole mie): Tucker e Dale sono due ragazzotti di campagna che amano stare all'aria aperta e non vedono l'ora di ristrutturare e sistemare la loro casa per le vacanze, acquistata con tutti i risparmi di Tucker. Quello che i due amiconi non sanno è che la baita è stata il rifugio di un killer che vent'anni prima commise un vero e proprio massacro nei boschi che saranno il loro luogo di soggiorno, e che un gruppo di studenti di college che li pensa usciti direttamente da Un tranquillo weekend di paura in gita da quelle parti sarà disposto a giocarsi anche la vita per sopravvivere ed eliminare il Male e le sue più terribili personificazioni: Tucker e Dale.
E' davvero difficile, ormai, riuscire a sorprendere grazie ad un horror.In positivo, intendo.Tendenzialmente, si hanno due sole strade: o la liberazione del lato più oscuro possibile - vedi l'agghiacciante Eden lake - oppure una presa di coscienza decisamente più leggera, che punta senza troppi complimenti sul divertimento e recupera le atmosfere de La casa per mescolarle alle trovate irresistibili di Shaun of the dead.Senza dubbio, Tucker&Dale vs Evil rappresenta il film dell'anno rispetto a quest'ultima categoria.A partire dall'apertura, con la straordinaria Welcome to the jungle dei Guns a fare da cornice ai più classici boschi da film horror che abbiate visto, fino ai suoi protagonisti, tanto geniali nella loro capacità di finire nei guai da scomodare il paragone con il protagonisti dell'appena citato lavoro di Edgar Wright.Eli Craig, attore di poco conto - interpretò il giovane Tommy Lee Jones in Space cowboys di Clint per un totale di cinque minuti di girato, giusto per intenderci, nella sua parte più importante -, sfodera con questa sua opera prima una vera e propria chicca, andando a cogliere a piene mani dall'immaginario di genere legato ai boschi e agli assassini spietati senza dimenticare cult come Un tranquillo weekend di paura e I guerrieri della palude silenziosa, mescolandoli a robustissime dosi di ironia e gore riuscendo a rendere il tutto perfettamente in equilibrio evitando il pretenzioso citazionismo da radical chic presentato da Tarantino o Luc Besson - e i suoi riferimenti a Non aprite quella porta e Predator sono da antologia - e mantenendo anche una discreta originalità trasportando in un genere come l'horror la più tradizionale, travolgente, scombinata commedia degli equivoci.A partire dal primo tentativo di approccio di Dale con le studentesse del college fino alla geniale scena dell'arrivo dello sceriffo, i due protagonisti ribaltano tutti i canoni del teen horror finendo ad essere gli involontari ed innocui "mostri" e le decisamente poco usuali vittime di un gioco al massacro altrettando involontariamente - o quasi - orchestrato dal gruppo di universitari.L'attacco alla baita di Tucker e Dale, così come il confronto davanti a un the tra lo stesso Dale e il molto poco equilibrato Chad - vero e proprio "cattivo" della pellicola - sono momenti che non si dimenticano, e finiscono dritti dritti tra i più cult dell'anno: un pò come questa pellicola, breve e fulminante, sanguinolenta e divertentissima, profondamente southern eppure clamorosamente intelligente, acuta e sorprendente, capace di presentarsi come la più tamarra, ottusa e scombinata delle proposte horror possibili ma che, fin dalle prime sequenze, si rivela essere una vera e propria sorpresa. Un pò come i suoi due impareggiabili "eroi".Una visione imprescindibile per tutti i miei compari Expendables, che troveranno pane per i loro denti nonchè un film potenzialmente in grado di divenire uno di quelli che, a suon di visioni propinate ad amici, parenti, potenziali fidanzate e mogli, finiremo di certo per imparare a memoria.Dunque tenetevi forte, schiantatevi sul divano con una salopette di jeans ed una camicia a quadri, procuratevi una scorta di carne essicata e birra, tenete il rutto in canna e preparatevi ad uno dei viaggi più esilaranti ed insanguinati che la provincia profonda - con i suoi boschi - potrà regalarvi.E state molto attenti alle vostre dita da bowling.
MrFord
"Well I heard mister Young sing about herwell, I heard ole Neil put her down
well, I hope Neil Young will remember
a southern man don't need him around anyhow."
Lynyrd Skynyrd - "Sweet home Alabama" -
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