«"La ragazza è bella" è un'informazione futile all'interno di una sceneggiatura. Al regista o all'attore che deve interpretare, serve un aggettivo particolare, in grado di suggerire un atteggiamento, come potrebbe essere "la ragazza è attraente"», rivela Tudor Voican alcuni dettagli che caratterizzano lo scrivere una sceneggiatura.
Sceneggiatore pluripremiato, con grande esperienza in materia e con un curriculum veramente ricco (tra cui un master conseguito in Canada), Voican rappresenta, assieme ad altri nomi, la nuova generazione di cineasti romeni. Una nuova generazione che ha abbandonato il vecchio stile romeno di fare film, incentrato – almeno nelle pellicole che sono rimaste impregnate maggiormente nella memoria del grande pubblico – sulla messa in scena di frivole commedie volte a scatenare le risate in seguito alle situazioni al limite di un personaggio giunto dalla provincia nei grandi alberghi del litorale, come nel caso di Nea Marin Miliardar, oppure sfruttando le novelle della tradizione classica.
Marilena de la P7, cortometraggio che porta le firme di Tudor Voican e Cristian Nemescu, analizza e mostra i tormenti dell'adolescenza, del rito di iniziazione di un tredicenne innamorato di una prostituta. Eros e thanatos si contendono gli spazi nella pellicola. Una radiografia della società romena posta ai margini della capitale, la realtà purificata dal desiderio di nascondere al pubblico ciò che avviene sulla stretta stradina di un quartiere di periferia.
California dreamin' (endless), non finito a causa della prematura morte di Nemescu, è il film che ha confermato ancor una volta l'indiscusso talento dei due autori e la sintonia che vi era tra loro. Insignito con il Premio della Critica a Cannes, il film mostra gli effetti postumi della seconda guerra mondiale. Ispirandosi a un fatto realmente accaduto, ossia il blocco di un treno NATO con soldati americani in transito presso un piccolo villaggio romeno, il film ripropone il tema dell'adolescenza e delle sue difficoltà tipiche, ma anche ciò che un'attesa mai ripagata possa produrre nella psiche di un bambino, divenuto adulto. Questo per indicare l'essenza attorno alla quale si ramificano gli eventi e le riflessioni che ne nascono.
Opera di maturità, si potrebbe definire, considerando il soggetto, l'ultimo film scritto da Tudor Voican, Medalia de Onoare (Medaglia d'Onore), che vede come protagonista il grande attore romeno Victor Rebengiuc e la comparsa dell'ex presidente della Romania, Ion Iliescu, che veste i propri panni. Premiata anche in Italia, in occasione del Film Festival di Torino e insignito con il premio Holden per la sceneggiatura, la pellicola porta sugli schermi Ion, un uomo di 75 anni che cerca di ricostruire se stesso e la sua famiglia grazie al ricevimento di una medaglia in merito alle sue azioni durante la seconda guerra mondiale. Una medaglia, un semplice oggetto spezza il malsano equilibrio di Ion e lo stimola a rivalutare se stesso e i rapporti con il figlio, nei confronti del quale ha commesso uno sbaglio che ha portato il loro rapporto alla rovina. Medalia de Onoare, la sceneggiatura,è l'ulteriore conferma della capacità geniale di Voican di cogliere i diversi aspetti della società romena.
Scrivere una sceneggiatura? «Più semplice di quel che si pensi», risponde Tudor Voican. Certo, se si possiedono le basi, il talento e se si ha quella cosa fondamentale che caratterizza ogni forma di scrittura: il messaggio da trasmettere.

Tudor Voican (1975) sceneggiatore di 15 film (13 dei quali cortometraggi e 2 lungometraggi), vanta oltre 100 selezioni all'interno di festival del film nazionali e internazionali (Worldwide Short Film Festival Toronto, Palm Springs Short Film Festival USA, per citare alcuni). È, inoltre, copywriter per oltre 20 spot pubblicitari.
Cristian Nemescu (1979 – 2006) è stato un regista, produttore e sceneggiatore romeno molto amato dal pubblico e i cui film hanno ricevuto numerosi premi sia a livello nazionale sia internazionale, come California Dreamin', premiato a Cannes 2007.





