Se sei tra coloro che mi seguono anche sui social network oltre che sul blog, ti sarai probabilmente accorto che nei primissimi giorni di aprile i miei account riportavano aggiornamenti costanti, (quasi) unidirezionali e monotematici, più o meno riassumibili con l’espressione I ♥ tulips.
Poi è vero, il mio compleanno è arrivato; il soggiorno a Valeggio sul Mincio c’è stato; io e mia mamma abbiamo debitamente festeggiato per tre giorni di fila; io mi sono letteralmente ubriacata gli occhi dei colori sgargianti dei tulipani (oltre 1 milione!) di Sigurtà;
e poi… le settimane sono volate via senza che io riuscissi a trovare un ordine tra i pensieri sparsi collegati a quel viaggio, per non parlare dell’ardua impresa di affrontare e scomporre il groviglio di emozioni che lo ha caratterizzato, o di selezionare e poi editare le foto più adatte a raccontarlo.Insomma, questo post ha dovuto attendere un po’ per vedere la luce (un bel po’ in verità…), ma ora che i pensieri si sono sedimentati e hanno assunto una configurazione razionalmente utile a poter essere tradotta nei paragrafi di un testo non del tutto sconnesso, eccomi pronta a raccontare la parte più bella del mio bellissimo regalo di compleanno: la festa di colori della #tulipanomania2015 al Parco Giardino Sigurtà.
Memore dell’esperienza pregressa e conscia che il Parco Giardino Sigurtà si estende su una superficie di ben 600.000 metri quadrati (pari, per intenderci, a qualcosa come 120 campi da calcio!), avevo attentamente pianificato il mio weekend e deciso di dedicare al parco un’intera giornata. D’altronde, avevo seriamente intenzione di ubriacarmi di tulipani, perciò era facile supporre che una volta entrata lì dentro sarebbe stato molto difficile, se non impossibile, farmi uscire prima di aver avuto un incontro ravvicinato con tutti i tulipani del parco ;-) E che incontro è stato!! Non solo ravvicinato, ma su per giù pure individuale. I tulipani di Sigurtà, infatti, non si ammirano solo nelle ordinate e rigogliose aiuole progettate a regola d’arte dai maestri giardinieri, ma percorrendo il parco è assolutamente possibile imbattersi a tu-per-tu in singoli esemplari, ciascuno con le sue caratteristiche cromatiche e strutturali e da adorare, rigorosamente, uno alla volta.Si tratta, in questo caso, di una fioritura non regolata, multiforme e multicolore, ottenuta dai bulbi “vecchi” spostati dalle aiuole di prima fioritura e ripiantati nelle zone boschive del parco. Se a contemplare le aiuole gli appassionati come me sono capaci di perdere le ore, lo stupore continuo che si prova di fronte alla eclettica cacofonia dei tulipani di sottobosco non è da meno e richiede, come minimo, altrettanto tempo.
Il consiglio (assai apprezzato!) di non lasciarci scappare i tulipani di sottobosco ci è stato dato dalla guida che ci ha accolto a Sigurtà e accompagnato in una visita guidata alle peculiarità del parco giardino.
Per quanto celere e svolta in tempi serratissimi, la visita mi ha fatto scoprire tante cose che non conoscevo sui tulipani, a partire dal fatto, ad esempio, che il paese di origine di questi fiori non è l’Olanda come si può comunemente ritenere, bensì la Turchia. La prima vera tulipanomania è scoppiata in Olanda, questo è vero, ma la parola “tulipano” deriva dal turco tullband, che significa “turbante”; guardando la selezione di variopinti e sgargianti tulipani turchi che fa bella mostra di sé in una specifica zona del parco, non è poi così difficile immaginare il perché di questa associazione. Delle 300 varietà di tulipani che fioriscono al parco, solo pochissimi bulbi vengono direttamente dalla Turchia; tutti gli altri arrivano dall’Olanda, niente-popò-di-meno-che da Keukenhof, dove i Conti Sigurtà si recano personalmente ogni anno per scegliere il tipo di tulipani da far fiorire a Valeggio. Alla fin fine, quindi, sono comunque riuscita a condire i festeggiamenti con un assaggio di Olanda anche se non sono propriamente volata a Keukenhof ;-) Dei tulipani fioriti al Parco Sigurtà ne ho avuto ben più che un assaggio: diciamo che del milione di esemplari fioriti, ne avrò visti più o meno 999.000! E’ stato più forte di me, ma anche dopo ore dal mio ingresso al parco, non riuscivo a fare a meno di ammirare estasiata qualunque tulipano mi si parasse di fronte; per non parlare dell’incapacità cronica di smettere di fotografare quegli splendidi bulbi in fiore, alcuni di una bellezza talmente disarmante da farmi pensare a vere e proprie opere d’arte della natura. E nonostante la stanchezza abbia fatto capolino verso il tardo pomeriggio, io più ne osservavo e più ne volevo vedere!Dopo un’intera giornata passata a gironzolare in lungo e in largo per il parco, però, è innegabile che abbiamo iniziato ad avvertire una certa spossatezza. Ovviamente, essermi prefissa di girare tutto il parco, seppur nell’arco di un’intera giornata, non è stata impresa da poco; e, altrettanto ovviamente, aver deciso di abbandonare il piano iniziale di arrivare al parco in bicicletta e visitarlo comodamente in sella a una due ruote (a pedali!) ha reso del tutto prevedibile l’affaticamento di fine giornata.
Considerate le dimensioni del parco, infatti, la bici è e rimane a mio avviso il mezzo più idoneo con cui andare alla scoperta del parco, sia in termini di comfort che di economicità: si può accedere al parco con la propria bicicletta – praticamente a costo zero, – oppure si può noleggiare una bici direttamente al parco con una piccola spesa di 3,00 € all’ora. Un’alternativa alla bici, ugualmente comoda ma leggermente più cara, è costituita dal golf cart: una volta appresi i rudimenti della guida, anche i meno esperti saranno in grado di raggiungere in tranquillità ogni angolo del parco. Imperdibile, infine, l’ “itinerario degli incanti” ovvero il tour panoramico a bordo di un trenino che in poco più di mezz’ora svela ai visitatori tutti i luoghi più suggestivi del parco: un’esperienza di sicuro appeal tanto per i grandi, quanto per i più piccini (qui trovi tutte le informazioni e i prezzi).Noi non ci siamo affidate a nessun mezzo che non fossero le nostre gambe: a piedi, abbiamo completato la visita di tutto il parco!
Abbiamo approfittato di tanto in tanto delle comode panchine disseminate qua e là, ora all’ombra di un albero, ora in pieno sole, per riposarci e riprendere fiato; e ancora, equipaggiate di un indispensabile telo da mare, ci siamo godute il parco fino in fondo distendendoci qui e lì, sull’erba dei grandi tappeti erbosi che ci hanno rilassato, coccolato e rinvigorito come i più preziosi alleati naturali. Io ho approfittato di queste pause per tenere aggiornati i social e, ci credi?, anche per avvicinare mia mamma all’arte del selfie :-D D’altronde, come ha giustamente affermato la Dott.ssa Sigurtà durante la conferenza stampa che ha visto premiati i vincitori del progetto “Il Parco Giardino Sigurtà e le sue fioriture”, “il parco, per la sua bellezza si avvicina molto all’arte; arte che ognuno ha dentro di sé ed esprime in vario modo”.Beh, se gli studenti del corso di “Progettazione grafica e comunicazione” dell’Accademia di Belle Arti di Brescia “Santa Giulia” che hanno partecipato al progetto sono riusciti a trasmettere la propria arte dando espressione grafica alle straordinarie fioriture del parco giardino, io mi sono espressa a modo mio attraverso i social network, soprattutto con Instagram ;-)
E poiché il Parco Sigurtà è noto per le fioriture stagionali, visto che non c’è la minima possibilità che io ne abbia avuto abbastanza, è molto probabile che programmerò una o più visite nei prossimi mesi. Dopo i tulipani di aprile, infatti, a maggio è il periodo delle rose (ben 30.000!) che decorano il chilometro del celebre Viale delle Rose; inizieranno poi a vedersi le ninfee tropicali e rustiche, i papiri d’acqua e i fiori di loto che impreziosiranno gli specchi d’acqua in estate; in autunno, infine, ci sarà ad attenderci l’esplosione dei colori autunnali in un richiamo al foliage cui sarà sicuramente impossibile resistere. Insomma, la natura in senso lato è la vera protagonista assoluta al Parco Giardino Sigurtà. Per fortuna la Famiglia Sigurtà ha aperto il parco al pubblico, consentendo a chiunque di deliziarsi delle più incredibili varietà della natura che vi sono concentrate e dato che quest’anno il parco resterà aperto tutti i giorni fino all’8 novembre, non ci resta che organizzare la prossima visita. Chissà quali meraviglie ci aspettano al Parco Sigurtà?