ROMA - Cancro ai testicoli, il rischio si triplica quando c’è il “gene dell’abbronzatura”. Cosa che si verifica nell’80% degli uomini bianchi.
“Le variazioni dei geni si verificano naturalmente, ha spiegato Douglas Bell, coordinatore dello studio, e possono essere comuni in una popolazione se portano a un beneficio di salute. Sembra che questa particolare variante aiuti a proteggere le persone dalla pelle chiara dai danni cutanei dei raggi Uv, come scottature o cancro, stimolando il processo di abbronzatura, ma permette anche alle cellule staminali testicolari di crescere in presenza di danni al dna”.
I ricercatori del National Institutes of Health (Nih) e dell’Università di Oxford hanno ipotizzato che le variazioni in una sequenza genetica controllata dal p53, gene soppressore del tumore, potrebbero avere effetti sia positivi che negativi sulla salute.
I maschi bianchi con la variante di un singolo nucleotide nel gene KITLG, chiamata allele G, hanno maggiori probabilità di avere il cancro ai testicoli. E l’alta frequenza di questo allele negli individui di pelle chiara potrebbe spiegare, secondo i ricercatori, perché il cancro del testicolo è molto più frequente nelle persone di discendenza europea rispetto a quelle di origine africana.
Se l’allele G aumenta il rischio di cancro ai testicoli, può anche spiegare perché questi tumori sono spesso facilmente curati con la chemioterapia.
La maggior parte degli altri tipi di cancro hanno un p53 mutante, mentre in quelli alle cellule testicolari il p53 funziona correttamente, e i farmaci utilizzati sembrano lavorare in concerto con la funzione di soppressione del tumore del p53 per uccidere le cellule tumorali.